TARLO ASIATICO. IL COMUNE NON HA FATTO NULLA PER IL REGOLAMENTO DEL VERDE

L’emergenza fitosanitaria del Tarlo asiatico è nota sin dalla sua comparsa in Italia nel 2010, precisamente in Lombardia*. Dal 2014 come ecologo vegetale che s’impegna volontariamente per la città, chiedo che venga fatto prima un censimento del verde e poi un regolamento del verde che concerne la tutela, la progettazione, la realizzazione e la gestione del verde urbano pubblico e privato. Se avessimo speso un anno di tempo e soldi per censire tutti gli individui arborei del territorio comunale avremmo intercettato prima ogni emergenza fitosanitaria e avremmo potuto mitigarla, facendo risparmiare soldi ai privati ora costretti ad abbattere a loro carico. Questo significa “adattarsi”, anche a scala comunale, ad interazioni biologiche che diventano sempre più complesse e poco controllabili, in relazione sia al commercio delle piante ornamentali ospiti sia per gli andamenti delle popolazioni in relazione agli eventi estremi. Dal 2014 è pronta una bozza di regolamento del verde, dal 2015 c’è uno schema di regolamento Regionale adottabile dai comuni, nel 2017 c’è stato il primo incontro con l’assessore Cognigni, nel 2019 e nel 2021 è stato ripetutamente riproposto il censimento e il regolamento del verde e l’amministrazione ha sempre risposto che era d’accordo, ma non ha mai agito. Che senso ha parlare di “Civitanova Green” e poi non agire?

Di Marco Cervellini

 

 

 

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