C’è anche un medico di Pesaro, consulente del Tribunale di Pesaro e medico sociale della Scavolini di volley femminile, tra le persone finite agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta della procura di Trani su un giro di truffe ai danni di compagnie assicurative e privati cittadini. Tutto verterebbe intorno ad una serie di incidenti automobilistici con feriti: i referti dei certificati medici venivano “gonfiati” allo scopo di ottenere indebitamente, all’insaputa delle persone coinvolte, indennizzi e risarcimenti di danni esagerati rispetto all’effettiva portata dei sinistri. Oltre al medico pesarese, Alfredo Bressan, di 46 anni, sono stati posti ai domiciliari la titolare di una agenzia di antinfortunistica stradale, Annagrazia Damato, 35 anni di Trani, e il suo socio Francesco Paolo Sguera, 52 anni, di Barletta. I tre dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere, truffa in concorso ai danni di numerose compagnie assicurative e di privati cittadini, falsità ideologica in certificati commessa da persone esercenti un servizio di pubblica necessità, estorsione e ingiuria. Secondo gli investigatori, per otto casi accertati, il volume di guadagni per i tre sarebbe stato di 50 mila euro.