UN GRUPPO DI GENITORI PREOCCUPATI SCRIVE A CIVITANOVALIVE: QUANDO SI PARLA DI DROGA IN TANTI GIRANO LA FACCIA DALL’ALTRA PARTE

Lo scorso mercoledì 27 aprile a seguito della pubblicazione di un articolo dal titolo “A CIVITANOVA UN FIUME DI DROGA… L’IMPORTANTE E’ NON PARLARNE!” abbiamo ricevuto un commento a firma “un gruppo di genitori”.
Riteniamo che contenga molti spunti di riflessione e pertanto lo pubblichiamo integralmente:

Cari amici, la stampa nazionale, la RAI TV, etc. diffondono ottimismo, ma per chi?
Per i giovani? Nel maceratese lo spaccio e il consumo di droga continuano a crescere, soprattutto fra gli adolescenti (11-14 anni!).
Ma com’è possibile che questo fenomeno è sempre più diffuso?
La droga non arriva dal cielo. Qualcuno la fa produrre, la fa arrivare qui (con l’appoggio di qualche complice insospettabile) e la fa girare nelle nostre strade e scuole, approfittando di tutti quei piccoli truffatori e spacciatori che per raccimolare quattro soldi, non fanno altro che ingrassano i grandi signori della droga sulla pelle degli altri. Sulla pelle dei nostri figli!! Ai quali, quando sono fortunati, non rimane poi che un futuro di malattie e di disagi sociali.
Questa è la storia di tanti. E questo è il meccanismo.
Quindi, se il fenomeno continua ad aumentare, è sicuramente perché si continua a sottovalutare il fondamentale ruolo, in questo mercato della morte, di questi piccoli truffatori e spacciatori.
Ma allora, visto che, come in tutte le cose, sono tanti “piccoli” che formano il “grande”, per affrontare questa dolorosa piaga sociale, non è forse più semplice che cerchiamo, nel nostro piccolo, di contrastare questi piccoli spacciatori?
Non è forse più semplice fare questo, piuttosto che continuare a sperare da decenni che qualcun altro, “dall’alto”, riesca a contrastare i grandi potentati della droga? Facciamo la nostra parte. Qui destra, centro, sinistra, non conta. Parliamone con i nostri figli, informiamoci su come muoverci, denunciamo chi spaccia e segnaliamo le situazioni sospette. Insomma, non facciamo che sia sempre troppo tardi. Le Forze dell’Ordine e la Magistratura, da tempo, chiedono aiuto a noi genitori, alle scuole (presidi, insegnanti, etc.) e a chiunque sa o può sapere.
Quanti girano la faccia dall’altra parte? Troppi.
Ogni anno c’è lo stesso problema ed ogni anno è sempre peggio.
Viviamo in una società sclerotizzata dove pare che tutti sappiano tutto ma, poi, nei fatti, le cose vanno sempre peggio perché nessuno sa niente o fa finta di niente! I nostri figli hanno bisogno di noi perché qualcuno, per i suoi piccoli e ignobili interessi e nell’indifferenza di troppi, ce li sta portando via!
Cosa sognavamo e continuiamo a sognare per i nostri figli?
Chi vi scrive, facendo seguito alla lettera dell’anno scorso, è un gruppo di genitori che, per esperienze dirette o indirette, vive con grande sofferenza questo problema e vuole stimolare a riflettere i tanti genitori che ancora sottovalutano il problema.
I nostri figli hanno il diritto di crescere in una società più giusta e solidale.
Ma chi deve dare delle risposte ai giovani se non la gente comune che si deve interessare di più ai reali problemi della società? Non facciamo che si spera sempre che ci deve pensare qualcun altro…
Tanti cari auguri a tutti!
Alcuni genitori preoccupati

2 risposte

  1. La lettera dei genitori mi ha commosso molto. Hanno ragione: far finta di niente aggrava il problema. Ma ha ragione anche Barbara.
    Se denunci “i piccoli spacciatori” e li mandi in galera (se poi fosse pure possibile), i veri distributori che danno “lavoro” ai piccoli, troveranno immediatamente altre persone pronte a diventare spacciatori.
    Pescare questi “grandi pesci” distributori e’ difficile a livello locale perche’ hanno un sistema molto sofisticato di distribuzione, e loro non si fanno acchiappare. Ogni tanto ne acchiappi uno o due, ma subito vengono su altri.
    Allora che si fa?
    Il problema dell’abuso di stupefacenti ha certamente bisogno di attenzione dal punto di vista crimine/legale, ma si combatte anche meglio con:
    1- Corsi di insegnamento a tutti i livelli scolastici riguardanti i molti aspetti brutti e non-salutari dei diversi tipi di droga. Gli studenti devono avere un corso sui danni fisici, mentali, psicologici, legali, sull’uso delle droghe.
    2 – Aggiornamento ai genitori, nonni, familiari, infermieri, insegnanti, dottori, polizia, eeccetera di come vedere, rendersi conto, combattere, e prevenire l’uso delle droghe.
    3. L’uso delle droghe e’ spesso accompagnato da altre malattie mentali: depressione e ansia, e a volte (anche se non sempre) comincia quando uno cerca di alleviare i sintomi di queste condizioni cliniche.
    3. – C’e’ bisogno di organizzazioni (ospedali, case di cura) specializzati di recupero sulla tossico-dipendenza – non ce ne sono a sufficenza e molti sono mediocri.
    “The war on drugs” ha fallito negli Stati Uniti. E’ stato un disastro enorme, non perche’ non hanno imprigionato migliaia di persone (spacciatori grandi e piccoli e clienti), anzi, ne hanno imprigionati tanti che questo paese ha la piu’ grande percentuale mondiale di persone in prigione — ma perche’ non hanno fatto abbastanza sforzi a prevenire e curare queste malattie. La campagna educativa di Nancy Regan “say no to drugs” ha fallito completamente perche’ non era accompagnata da insegnamenti veri.
    Vi scrivo da Dallas, Texas. Anche qui c’e’ una epidemia. Sono una psicologa a livello Master ed una delle mie specializzazioni e’ in “Susbstance Abuse”. Scusate il mio Italiano un po’ grezzo. Il mio cuore e’ con voi.

  2. Barbara ha detto:

    Ma denunciare a chi? Agli stessi che poi, dopo 24 ore lasciano liberi assassini, stupratori, ladri ecc….???????

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