Ha fatto parlare di se la nuvola a forma di esplosione di bomba atomica che nel pomeriggio di ieri è comparsa sul mare di Civitanova Marche. In molti si sono interrogati sulla natura del fenomeno. Una veloce ricerca su internet e Wikipidia ci svela l’arcano. Si tratta di un cumulonembo (abbreviazione Cb), che è una nube a sviluppo verticale che si sviluppa in condizioni di instabilità atmosferica; è la più spettacolare e imponente tra le nubi.
Vista a distanza si presenta grossa modo come una torre che dalla base piatta e relativamente non molto alta dal suolo (mediamente intorno ai 2 000 m alle nostre latitudini) si erge per alcuni chilometri, sino ad arrivare al limite della troposfera ovvero, alle nostre latitudini, intorno ai 12 000 m (meno ai poli e di più all’equatore).
Raggiunto tale limite si espande orizzontalmente e non più verticalmente, dando luogo ad una sommità a forma di incudine in quanto a partire da quella quota l’aria comincia a diventare più calda a mano a mano che si sale e, quindi, il vapore acqueo in essa presente non riesce più a condensarsi. La base del cumulonembo è scura, a volte quasi nera, con sfumature che possono andare dal verde al giallo soprattutto quando causa la formazione di grandine.
All’interno del cumulo si hanno fenomeni meteorologici molto violenti, con correnti ascensionali di forte intensità (anche di 40m/s) ed analoghe correnti discendenti al loro esterno, nonché grossi accumuli di elettricità statica, che possono dare luogo ai fulmini. Allo scoppiare del temporale, nella zona interna si forma una fortissima discendenza, mentre nelle zone circostanti prosegue l’ascendenza, quindi si verifica un forte vento al suolo che spesso solleva visibilmente foglie e polvere nella zona circostante al fenomeno.
Giuseppe Cristini