Prosegue l’impegno della Regione contro la violenza sulle donne. Ad attestarlo, la delibera di recente approvazione che stabilisce i criteri e le modalita` per il conferimento di contributi agli enti ed organismi richiedenti per il proseguimento dei centri antiviolenza ed il sostegno delle case di accoglienza. La somma ammonta a 95.000 euro. ‘Un cammino, avviato con la legge regionale n.32/2008, che intendiamo proseguire con forza e determinazione anche alla luce di recenti fatti di cronaca ‘ annuncia l’assessore ai diritti e alle Pari Opportunita`, Serenella Moroder ‘ La violenza contro le donne va contrastata in ogni modo e con tutte le nostre forze perche` rappresenta un attacco alla inviolabilita` della persona, alla sua sicurezza, all’integrita` sia fisica che psicologica, alla liberta` e alla dignita`. La legge regionale assicura alle vittime e ai loro figli un sostegno per recuperare la propria individualita` e ritrovare sicurezza nel pieno rispetto della riservatezza e dell’anonimato’. La Regione, che secondo la legge eroga contributi mediante bandi, svolge il ruolo di incentivo all’attivita` di prevenzione della violenza di genere, di sostegno psicologico e materiale alle vittime attraverso la promozione e il supporto all’attivita` dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza. Sono questi i luoghi deputati a garantire ospitalita`, protezione, solidarieta` e soccorso alle vittime di abusi indipendentemente dalla loro cittadinanza e attraverso la formazione degli operatori. I progetti ammissibili sono quelli volti a favorire il proseguimento dei centri antiviolenza e a sostenere le case di accoglienza. Possono presentare richiesta di contributo: le province delle Marche d’intesa con gli enti locali territoriali in accordo con le associazioni di volontariato iscritte nell’apposito Albo regionale; Onlus iscritte nell’apposita anagrafe istituita al ministero delle Finanze; Cooperative sociali iscritte nell’apposito Albo regionale che abbiano tra le finalita` dello statuto il tema specifico della violenza alle donne. L’attivita` di contrasto alla violenza Sono cinque i centri antiviolenza, operanti nel territorio regionale e gestiti dalla province di appartenenza, e una casa di accoglienza. E’ stato costituito poi il Forum contro la violenza, sede di dialogo e confronto fra le istituzioni e la societa` in materia di prevenzione e contrasto alla violenza. La sua composizione assicura la presenza di almeno il 50% di rappresentanti di associazioni e cooperative sociali con esperienza specifica nell’attivita` di contrasto alla violenza di genere. Lo scorso anno il Dipartimento per le pari opportunita` ha finanziato il progetto Dim – donne in movimento – per interventi a favore delle donne nel territorio regionale. Costante e` l’intensa attivita` di comunicazione dell’Assessorato Diritti e Pari Opportunita` della Regione, mediante lo spot recentemente presentato e diffuso da radio e tv locali, e l’affissione di manifesti su autobus del territorio, con la frase ‘La violenza ti rende invisibile. Migliora il tuo sguardo sulla vita. Guarda ai centri antiviolenza. Numero verde 1522′. E’ fondamentale il coinvolgimento del Corecom, per sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro la violenza sulle donne.