DOPO LA MORTE PER ASFISSIA A SEGUITO DI UNA RAPINA DEL TITOLARE DI UN’IMPRESA DI POMPE FUNEBRI SI VAGLIANO PISTE SIMILI

Si stanno sviluppando in varie direzioni le indagini, dei carabinieri coordinate dalla Procura di Fermo, per la morte di Stefano Marilungo, il 65enne titolare di un’impresa di pompe funebri, morto ieri, con tutta probabilità asfissiato, dopo una rapina messa a segno da tre persone nel magazzino della ditta a Sant’Elpidio a Mare. Al vaglio degli investigatori, tra l’altro, le affinità con un’altra rapina finita male a marzo: il decesso della 79enne Maria Biancucci, in una casa nelle campagne di Montegiorgio (Fermo), sorpresa da uno o più malviventi, legata e imbavagliata e morta soffocata. E ancora le modalità particolarmente violente con cui i rapinatori avrebbero agito, aggredendo e picchiando Marilungo e il fratello Sergio, di 72 anni, arrivato in suo aiuto. Il tutto, almeno a quanto si apprende, per un bottino piuttosto misero, non ancora quantificato. Tra le ipotesi, quella di una banda dell’Est Europa, ma non vengono escluse altre possibilità.

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