“Siamo sempre stati ossequienti alla disposizione del Comune ma da 42 anni aspettiamo il famoso gazebo (dehors) e la possibilità di avere i tavoli tutto l’anno per dare un servizio alla città meritevole. Tutto questo non è possibile. Ci scusiamo con la gentile clientela”. Poche ma significative parole quelle scritte su un foglio di carta e affisse all’ingresso della rinomata pasticceria “La Romana” a Civitanova Marche per protestare contro un silenzio da parte dell’amministrazione che ormai va avanti da anni. Ora per la mancata concessione dell’are dove mettere il gazebo, il titolare della pasticceria “La Romana” (nella foto) ha presenato una maxi richiesta danni al Comune di 800 mila euro per mancato incasso e per la concorrenza sleale subita da altri bar. L’esigenza di uno spazio all’aperto sembrerebbe tra l’altro essere comune anche ad altri commerciati di corso Umberto. Il fatto che il Comune si stia adoperando per valutare la possibilità di realizzare una pista ciclabile sul corso viene interpretata come un prendere tempo rispetto al problema irrisolto dei gazebo. Questo quanto emerge da uno sfogo del vice presidente di Confcommercio il quale in un’intervista alla stampa dichiara: “ Sono meravigliato e non capisco: prima si fanno progetti costosissimi, perché la riqualificazione di corso Umberto è costata una tombola alla città e poi si getta a mare”. Il vice presidente non si dice contrario alla realizzazione del percorso se fatto però non sacrificando i parcheggi e soprattutto se preventivamente previsto. Cosa questa che non è accaduta prima del 2006 quando il corso fu inaugurato in pompa magna. Ora a posteriori, rimettere le mani e spendere soldi pubblici per una soluzione che tra l’altro non sembra essere quella richiesta dai commercianti, appare priva di logica, soprattutto in un periodo di ristrettezze economiche in cui un’amministrazione accorta, dovrebbe dare risposte concrete e non andare a tentoni come sembra fare l’amministrazione Mobili che al problema Gazebo risponde (dopo anni di silenzio) con la pista ciclabile.