Mai proverbio fu tanto più azzeccato per la scuola elementare di S.M.Apparente! Già, perché mai una opera pubblica ha vissuto così tante traversie come questa scuola. E pensare che a progettarla e a realizzarla sono stati quei grandi “maestri del fare”, quelli che non vanno dietro alle chiacchiere, ma preferiscono i FATTI, quelli insomma del centro-destra civitanovese. La giunta Marinelli prima e Mobili poi hanno puntato molte delle loro fiches sulla realizzazioni di questa scuola, con il supporto del loro progettista di fiducia.
Ma prima le traversie con la ditta appaltatrice e poi, apparentemente risolte queste, la fretta di inaugurare l’opera in vista delle elezioni comunali hanno fatto di questa scuola elementare la barzelletta della città e la punta di un iceberg che sono le opere pubbliche di questi anni a Civitanova, realizzate ed inaugurate in pompa magna, ma che troppo in fretta mostrano le crepe non solo dell’opera ma anche di una macchina dei lavori pubblici che non funziona come dovrebbe.
E pensare che non più tardi di un anno fa il sottoscritto chiese conto all’assessore Carassai della situazione di agibilità e sicurezza di tutte le scuole civitanovesi e quando da questo mio controllo emerse che una delle scuole non a norma era proprio l’ultima nata, il fiore all’occhiello, alti si alzarono li strali dell’assessore stesso e della direttrice della scuola contro il sottoscritto, reo di creare falsi allarmismi tra la popolazione. Purtroppo la popolazione scolastica ha potuto constatare con i propri occhi che quanto avevo denunciato non era falso allarmismo, ma solamente la richiesta di ottemperare a quanto prevedeva la legge e il buon senso. Sarebbe bastato ammettere da parte della giunta che l’opera, seppur nuova, aveva bisogno di una serie di ritocchi (?), anche sostanziali, sia dal punto di vista della normativa sulla sicurezza che di quello vero e proprio della struttura. Pur negando a parole questa necessità, poi la giunta durante l’estate si è affrettata a stanziare dei fondi per la sistemazione di alcune opere all’interno della scuola, ma evidentemente le crepe sono ben più di quelle che si vogliono ammettere…
E la domanda che ora sorge spontanea sia al sottoscritto che alla cittadinanza è: può essere considerata sicura una scuola nella quale già piove dentro dopo pochi anni dall’inaugurazione? E, sperando in una risposta affermativa, e sperando che con una breve manutenzione si possano sanare le pecche mostrate dalla struttura, chi sarà a pagare l’operazione? Il solito PANTALONE o c’è qualcuno che si dovrà assumere la responsabilità anche economica dei propri errori, oramai fin troppo evidenti?
Francesco Micucci
Capogruppo PD