2 GIUGNO A CIVITANOVA: NO ALLA FESTA DELLA REPUBBLICA E SI ALLA FIERA DEI FIORI

Se questi sono un sindaco e un presidente del consiglio. Dice molto la risata beffarda di Ciarapica e Morresi, dietro la mascherina, mentre tentano di darsi una veste istituzionale per celebrare uno dei momenti più alti della storia della Repubblica. Chiusi nel Palazzo, con il fotografo al loro servizio, non hanno organizzato nessuna manifestazione ufficiale (per rispetto delle normative anti covid dicono), però hanno autorizzato una fiera mercato in piazza. A pochi chilometri di distanza, il sindaco di P. S. Elpidio Frachellucci, ha celebrato la festa della Repubblica con una cerimonia ufficiale, chiamando a raccolta rappresentanti locali delle forze dell’ordine ed associazioni cittadine per un momento di riflessione, cordoglio e speranza per il futuro, il tutto con l’accompagnamento dell’Inno d’Italia. Altro spessore istituzionale, altra consapevolezza del ruolo. A Civitanova i due – Ciarapica e Morresi – paiono invece due tizi passati per caso in Municipio, che si fanno scattare una foto ricordo con il Tricolore accanto e per niente convinti della sua solennità. Guardate bene l’espressione degli occhi. Certo, hanno emesso la solita nota dell’ufficio stampa e propaganda per convincerci (e convincersi) del valore della Festa della Repubblica con l’invito finale ai civitanovesi ad esporre il Tricolore alle finestre. La città non li ha ascoltati, forse perché non sono credibili, appartenendo a quella destra che si riempie la bocca dei valori della Patria e della bandiera, ma quando si tratta di onorarli se la svignano e liquidano la pratica con una foto e un comunicato. Hanno ignorato la festa degli italiani e non diano la colpa al Covid.

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