DIFFERENZIATA, AUMENTATA MENTRE LE GRANDI UTENZE ERANO CHIUSE

A sorpresa, visto il pessimo andamento degli ultimi anni, è migliorata la raccolta differenziata nel periodo della serrata generale. Lo stare chiusi in casa ci ha fatto dedicare più tempo al conferimento corretto dei rifiuti a quanto pare, o la possibilità di poter uscire, proprio a portare l’immondizia, ci avrà resi scrupolosi e felici.

L’anno era iniziato male con una percentuale che a fatica raggiungeva il 70%, la media annua del 2019. Una discesa costante dopo che nel 2016 si era raggiunta una percentuale molto positiva del 72.45%, scesa a 72.11% nel 2017, nel 2018 scesa ancora a 71.05%, e il picco negativo con 70.41% nel 2019.

Il mese di aprile, quello interamente vissuto in quarantena ha fatto registrare la percentuale positiva più alta toccando 76.76%, mentre il mese di marzo, chiuso solo in parte, dava un segnale registrando un 72.61%. Così come appare, se visto in una prospettiva di più lungo termine, un segnale negativo il dato di maggio che ci ha visti ritornare lentamente alle nostre abitudine: la percentuale è nuovamente scesa rispetto ad aprile a 73.49%.

Il periodo di chiusura è stato anche contraddistinto da una minore produzione di rifiuti, soprattutto grazie alla serrata delle grandi utenze quali ristoranti, negozi, fabbriche. A livello provinciale basti ricordare il dato della produzione del mese di aprile 2019 che arrivava a 13.712 tonnellate, mentre lo stesso mese di quest’anno in pieno lockdown la produzione è scesa a 10.504, ben 3200 tonnellate in meno di rifiuti. Mentre a Civitanova lo stesso periodo andava da 2.237 del 2019 a 1.667 tonnellate del 2020, una diminuzione di 570 tonnellate, solo nella nostra città.

Sono dati e percentuali che evidenziano che la raccolta differenziata è una prassi domestica abbastanza consolidata mentre sembrano più restie e meno corrette proprio le grandi utenze.

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