Il reale e ciò che non si riduce a nessuna narrazione, né simbolica né immaginaria. La griglia interpretativa narrativa risponde prevalentemente alle esigenze narcisistiche. In altri termini serve a curare la follia propria di ciascuno di noi dunque inefficace nell’affrontare ciò che simbolico non è. La pandemia da COVID-19 che stiamo vivendo mette a nudo esattamente questa incompatibilità tra la narrazione narcisistica individuale e il reale del virus. Ciò che davvero conta è il comportamento responsabile di ciascun individuo perché è l’unico indice della capacità dell’uomo di andare al di là del proprio narcisismo trasformando “l’io” in “noi”. E’ soltanto in questa possibile trasformazione “endogena” (spontanea) e non “esogena” (imposta dall’esterno) che potremmo capire se il reale del virus sarà capace di produrre un germe per la nascita di una comunità in cui l’individuo e le istituzioni siano capaci di mettersi, almeno per un po’, in dialettica con ciò che tutto può distruggere l’individuo così come la società.