Si è svolto questa mattina, presso l’auditorium Totti di Ospedali Riuniti Ancona, l’incontro “Dal Covid al Futuro: l’Azienda Ospedaliero Universitaria delle Marche, dalla gestione dell’emergenza allo sviluppo di opportunità”.
Promossa da Ospedali Riuniti, Università Politecnica delle Marche e Regione Marche, la conferenza si è aperta con i saluti istituzionali del Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Dino Latini e del sindaco di Ancona nonché Presidente ANCI Valeria Mancinelli (in video collegamento). L’introduzione è stata curata dal Dottor Michele Caporossi Direttore Generale di Ospedali Riuniti Ancona a cui hanno fatto seguito gli interventi del Prof. Gian Luca Gregori Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Prof. Marcello D’Errico Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Univpm, Antonello Maraldo Direttore Amministrativo A.O.U. Ospedali Riuniti Ancona e Arturo Pasqualucci Direttore Sanitario A.O.U. Ospedali Riuniti Ancona.
Condotto da Maurizio Socci il dibattito, in diretta streaming, ha messo in evidenza i numerosi obiettivi raggiunti dalla struttura Ospedaliero Universitaria negli ultimi anni con un focus sugli interventi messi in atto per fronteggiare l’emergenza Covid 19 e sulle pregettualità per il futuro.
Di notevole interesse i due contributi video: sugli investimenti fatti e “Pillole da Ospedali Riuniti” intervallati dalla prestigiosa performance del M° Marco Santini al violino.
“Noi non possiamo fermarci al covid – ha sottolineato il Direttore dell’Azienda Ospedaliera Michele Caporossi -, ancora siamo nel bel mezzo di questa seconda fase che va sconfitta come se fosse una seconda guerra mondiale però ci poniamo il problema di fare un grande sforzo di visione per disegnare il domani. Ecco se non facessimo questo noi ci troveremmo immersi nella tristezza, nella rassegnazione, probabilmente in una grande demotivazione delle persone dopo lo sforzo fatto. Invece dobbiamo pensare al dopo. Il dopo inteso come momento nel quale tutte le persone si mettono insieme, i professionisti superano le proprie discipline, tutti superano i propri steccati e all’interno di un grande ospedale come il nostro, gli universitari e gli ospedalieri sono una cosa sola, ragionano per la ricerca, per la didattica e per l’assistenza come un unico processo. In una parola, l’abbiamo chiamato ospedale ibrido”, vale a dire mettere insieme tutte le cose secondo la logica, scegliendo il paziente e mettendolo al centro. Noi dobbiamo essere al servizio del paziente preso in carico.”
“Questa – ha sottolineato Gian Luca Gregori, Rettore Univpm – è una azienda ospedaliero universitaria e questo significa che la parte ospedaliera è integrata con l’università e viceversa. Questa integrazione si realizza mediante tante persone che svolgono un doppio ruolo come docenti e nell’assistenza sanitaria. Ma questa integrazione va un po’ oltre, in tre aree molto consistenti: una è quella della sostenibilità, l’altra è quella della digitalizzazione e la terza quella verso lo sviluppo di nuovi modelli organizzativi gestionali. In tal senso la nostra università ha sviluppato dei corsi di laurea in questa direzione e in tal senso l’azienda ospedaliera va ad utilizzare queste competenze. È una collaborazione rivolta al futuro.”
“Purtroppo – ha sottolineato Marcello D’Errico Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia – la pandemia covid ha travolto tutti i sistemi sanitari e questo ha comportato una neutralizzazione della cura delle altre patologie. Studi effettuati dall’Imperial College di Londra hanno dimostrato l’esistenza di 10 mila morti non covid per mancata assistenza nella regione Lombardia e che si è triplicato il tasso di mortalità per infarti. Purtroppo non è stato effettuato un milione e mezzo di screening e questo comporterà inevitabilmente una carenza della diagnosi precoce con il rischio di aumentare l’incidenza di patologie neoplastiche.”
Per il Presidente del Consiglio Regionale delle Marche Dino Latini “questa grande eccellenza sanitaria non è fine a se stessa, non è soltanto un polo specialistico ma raggruppa anche tutta la sanità ospedaliera territoriale e ne fa’ un punto essenziale affinché attraverso la ricerca, la continua assistenza in presenza, ci sia anche lo slancio per il futuro. Un futuro in cui, l’integrazione tra sanità digitale e sanità in presenza possa essere anche coniugata con una grande platea di prestazioni di cui oggi noi abbiamo bisogno. Una grande sfida che quando l’Azienda venne lanciata, non vedeva tutti convinti che si potesse in qualche modo intrecciare, valorizzare senza nessuna disparità, la realtà universitaria e quella ospedaliera. Ci stanno riuscendo e possiamo guardare agli Ospedali Riuniti come un traguardo in cui tutti concorrono: dal distretto sanitario al medico di base, all’ospedale territoriale affinché sia e rimanga un’eccellenza per tutti.”
I più sentiti ringraziamenti all’Azienda Ospedaliero Universitaria Ospedali Riuniti sono stati espressi da Valeria Mancinelli sindaco di Ancona e presidente ANCI, intervenuta in video collegamento “per la capacità di svolgere al meglio il proprio ruolo anche in periodi di emergenza confermandosi l’eccellenza riconosciuta a livello regionale e nazionale”.
Per Antonello Maraldo, Direttore Amministrativo, “l’anno 2020 è stato un anno che ha dimostrato che la struttura amministrativa a supporto e ad integrazione di quella sanitaria è assolutamente indispensabile per far sì che la lotta al covid avvenga con strumenti efficaci. Nell’anno 2020 nonostante 145 persone su 250 erano in Smart working abbiamo realizzato procedure per acquisire beni e servizi, attrezzature sanitarie in misura superiore al 20% rispetto a quelle fatte nel 2019 e gli anni prima. La struttura amministrativa ha consentito ai nostri straordinari medici, infermieri, ausiliari e OSS di portare a casa il risultato e di garantire la sicurezza delle cure per i nostri cittadini e la sicurezza per gli operatori rispetto alle misure di prevenzione.”
“Tutta la struttura ha una rotta ben precisa riguardo al suo ruolo – ha dichiarato Arturo Pasqualucci Direttore Sanitario- sia nella pandemia, sia soprattutto come azienda di riferimento sanitario per tutta la regione Marche per una serie di attività e di prestazioni di cui appunto siamo riferimento come azienda a livello regionale.”
Nel corso dell’incontro è stato consegnato un attestato al “Paziente Uno” Paolino Giampaoli, il quale ha detto: “sono onorato di questo riconoscimento che gli Ospedali Riuniti mi hanno voluto attribuire. C’è un pizzico di emozione anche perché c’è chi purtroppo da questa malattia non ne è uscito e quindi io mi ritengo una persona fortunata nel poter raccontare questa avventura”.
Al termine sono stati conferiti virtualmente gli attestati ai dipendenti pensionati nel 2020.
La chiusura dell’incontro e i saluti finali del Direttore Generale Michele Caporossi sono stati l’occasione per formulare a tutti gli Auguri di Buone Feste e per ribadire un concetto fondamentale “Oggi proponiamo una visione per il domani, esploreremo le tre H, (HIBRID, HEALTH, HOSPITAL) non come slogan ma come passaggio da un sistema di progetti ad un “ progetto di sistema”. Il futuro è già tra di noi, il futuro è in una grande scuola che esprime una grande squadra.”