Al via la stagione estiva all’ippodromo San Paolo di Montegiorgio che riparte con le corse al trotto in notturna. Un segno di ritorno alla normalità, anche se bisognerà rispettare le attuali regole legate al covid. Domenica 11 luglio, a partire dalle ore 18:00, nell’impianto marchigiano è prevista la prima riunione di trotto della stagione estiva 2021. Sette corse al trotto per iniziare e con l’occhio puntato verso il Campionato Italiano Guidatori Trotto. La finale si svolgerà il 22 agosto ma la prima prova di qualificazione si svolgerà domenica 25 luglio e la seconda domenica 1 agosto.
I cancelli dell’Ippodromo delle Marche si apriranno domenica 11 luglio, per una giornata ricca di eventi e sette corse in cartellone. Questo è il 52° anno di attività dell’Ippodromo di Montegiorgio, che ha iniziato nel 1969. La stagione estiva propone 4 appuntamenti a luglio (domenica 11, 18 e 25 e venerdì 30) e 7 ad agosto ( domenica1, 8, 15, 22 e 29 e venerdì 20 e 27). Il clou della stagione in notturna è il Campionato Italiano Guidatori Trotto, in programma per venerdì 22 agosto.
Visto il successo dell’Italia contro le furie rosse della Spagna, domenica al San Paolo, alla fine delle corse verrà attivato un megaschermo per assistere alla finale del Campionato europeo dalle tribune e dal ristorante, che per l’occasione ha studiato un gustoso menù Italia.
L’ippodromo San Paolo, che possiamo anche chiamare l’ippodromo delle Marche, è una importante realtà del territorio e sicuramente un ottimo volano per la promozione del territorio marchigiano e del suo settore produttivo, nonché del turismo e dell’enogastronomia. Quest’ultima tra l’altro è la base della cucina ad alta tradizione locale servita al ristorante dell’ippodromo, La Fabbrica del Gusto, in occasione delle giornate di corse.
«Il San Paolo ha sempre lavorato in sinergia con il territorio – afferma il Presidente Alessia Mattii – d’altronde siamo figli del fermano e delle Marche. L’ippodromo è il frutto di una passione antica. Quella che contagia la famiglia Mattii. Allora, negli anni ‘60 del secolo scorso, quando decisero di costruire un ippodromo in mezzo alla campagna, impresa ritenuta dai più una follia, erano in cinque . Con Elio e Mario c’erano anche Basilio, Lanfranco e Giovanni, personaggi di un’ippica vissuta nella maniera più genuina. Su tutti il padre Dante, conoscitore del mondo, intraprendente, abile negli affari, ancorato alla tradizione ma con la vista proiettata nel futuro. Noi speriamo di ritrovare la giusta follia e il coraggio di guardare al futuro. Questo ritorno alla normalità con le corse, nel rispetto delle norme covid, vuole essere un messaggio per una ripartenza figlia della caparbietà dei marchigiani».
Proprio per questo l’ippodromo si è rifa tto il trucco. Hanno sistemato le tribune, hanno ritinteggiato e sono stati realizzati altri interventi che potrete scoprire direttamente, come una piccola rivoluzione nei grandi saloni al piano terra davanti alla pista.