IPOCRISIA E DRAMMI AMBIENTALI

Grande commozione, grande dolore. Immagini che sconvolgono. Ma poi?

Tra qualche giorno o settimana tutto sarà dimenticato e nulla si farà.
Il cambiamento climatico, il dissesto idrogeologico, la prevenzione ambientale sono belle parole oggi sulla bocca di tutti ma che non rientrano in nessun programma elettorale come interventi prioritari.
La destra ignora, la sinistra se ne occupa ma non in maniera determinata.
C’è una responsabilità della politica, ma c’è anche la responsabilità di una maggioranza degli italiani che su questi temi non misura i propri rappresentanti, pronti a strapparsi le vesti solo a drammi accaduti.
Questa volta sono state colpite le Marche, in particolar modo la zona dell’anconetano.
Ma, pulire i fossi, controllare gli alberi, fare prevenzione nel territorio, mettere condutture idonee, fare manutenzione costante dei tombini, mettere sotto terra condutture fognarie di convogliamento delle acque, sono lavori e impegni che non portano un solo voto di consenso. E allora è meglio pensare a quello che il popolo vuole nell’immediato, anche privilegiando l’effimero o le opere di facciata.
Per i politici, per gli amministratori, fa più scena e crea consenso un taglio del nastro di un negozio con gente Vip che stare chiuso in ufficio con i dirigenti tecnici a studiare come poter risolvere alcuni problemi.
In poche ore a Civitanova abbiamo perso milioni di euro per poter rifare la rete idrica e questo a causa dell’incapacità degli amministratori di cogliere l’opportunità europea di progettare e intercettare finanziamenti utili a eliminare condutture colabrodo, che fanno perdere il 40% dell’acqua. È assurdo, ma di questo ad esempio nessuno parla. Un altro esempio a Civitanova è rappresentato da via Verga, una strada groviera che da anni dovrebbe essere asfaltata. In campagna elettorale lo si annuncia, ma poi non si fa. Oggi sappiamo che verrà preso un mutuo ventennale dell’importo di 130.000 euro che pagheranno i nostri figli. Un’assurdità se si pensa che si concedono a Bobo Vieri 80.000 euro per vederlo giocare a padel o si danno contributi consistenti come al Motor Days (in due anni 230.000 €). E l’elenco sarebbe molto molto lungo. Che dire poi dell’inquinamento del basso bacino del Chienti? Tutto fermo dal 2009. Poi la competenza passò dalla Provincia alla Regione e dalla Regione al Comune di Civitanova. Non si è fatto più nessun passo disinquinante, in un rimpallo di responsabilità tra uffici tecnici mediocri e una burocrazia esasperante, tanto l’inquinamento delle falde non ha nessun valore elettorale. Alla gente sembra non interessare tanto che in campagna elettorale nessuno ne parla. Purtroppo così è.

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