E’ pervenuta al personale dell’amministrazione regionale e dell’ assemblea regionale delle Marche la seguente lettera a firma Guido Castelli .
“Nella giornata di ieri, a seguito della mia elezione a senatore, ho rassegnato le mie dimissioni dagli incarichi regionali assunti due anni or sono. Pur nella consapevolezza della rilevanza del ruolo che vado ad assumere sento il bisogno di rivolger e un saluto a tutti i dipendenti della Regione Marche che, nell’esercizio della delega al personale , ho avuto il privilegio di coordinare. Già in passato, da semplice consigliere regionale tra il 2000 e il 2009, avevo potuto apprezzare le doti professionali e umane delle donne degli uomini che operano in Regione . Ancora di più ho avuto modo di apprezzarle negli ultimi due anni in cui abbiamo “fatto squadra” cercando di mantenere la rotta più giusta nei mari tempestosi del presente. È importante essere arrivato qui dove mi trovo oggi, perché da qui potrò far sentire più chiaramente la voce dei marchigiani e far valere le esigenze della nostra terra. Ma sarebbe stato bello poter restare a lavorare insieme a voi, perché con voi si lavora bene.è per questo che posso affrontare serenamente questo distacco con voi, che coadiuvate con zero e professionalità il presidente, i colleghi di giunta e i consiglieri. Sono certo di lasciare le Marche in buone mani. Grazie a voi tutti e che la Vergine di Loreto ci protegga sempre . “
Qualcuno avvisi l’on. Castelli che la campagna elettorale e’ finita e che sarebbe utile farla finita di usare a sproposito personaggi e simboli religiosi . Subiamo già le angherie del sepolcro imbiancato padano che ci propina sistematicamente improbabili madonne , rosari e vangeli. La Regione non e’ un ente ecclesiastico ma un’ istituzione che rappresenta tutti , cittadini e dipendenti , siano essi cattolici, atei, agnostici o battisti . Il modello Marche , già piuttosto inquietante , non ha bisogno di essere impreziosito da ulteriori brutture . E ai dipendenti come ai cittadini della Regione Marche non raccontiamo la favola di chi si sacrifica andando a Roma per servire meglio gli interessi del territorio . Sarebbe stato più serio e utile che Castelli onorasse fino in fondo il mandato ricevuto dagli elettori due anni fa cercando di concretizzare almeno qualcuna delle tante promesse mirabolanti con le quali la destra ha illuso i marchigiani.
Mario Morgoni