La nostra energia pulita ha 100 anni. ALFREDO MECOZZI UN GIOVANE LAVORATORE “IL PADRONE DELL’ACQUA DEL VALLATO”. Erano i primi anni 20 e bisognava aumentare la disponibilità della energia elettrica alla città. Così iniziò l’avventura verso la modernità. Non solo venne scavato un fossato lungo circa un paio di chilometri ma lo resero impermeabile con spallette e fondo in cemento armato per alimentare con l’acqua del Chienti due centrali idroelettriche. Il fossato serviva a deviare attraverso una BOCCA di PRESA con paratia una parte del flusso d’acqua del fiume Chienti. Allora nella bocca di presa c’era un meccanismo che possiamo definire rudimentale, semplice: una paratia alla Bocca di Presa che il custode alzava manovrando un meccanismo a vite per far defluire parte dell’acqua del Chienti nel VALLATO e attraverso questa risorsa alimentare le DUE centrali Elettriche: la prima a Santa Maria Apparente poco distante dal Santuario che fu costruita sul posto dove anticamente sorgeva un Mulino e la seconda più piccola nella zona della “Fontanella”(Casone).
All’epoca la produzione e la distribuzione dell’energia elettrica era assicurata da delle società private. La nostra energia elettrica di allora fino a quando non fu nazionalizzata su tutto il territorio nazionale (Dicembre 1962) era della Società UNES.
Le strutture meccaniche interne alle due centrali che si vedono nel filmato erano di produzione francese Ho definito il manovratore della Bocca di Presa del VALLATO IL “PADRONE DELL’ACQUA” perché di fatto era lui che comandava materialmente l’apertura e chiusura della bocca di presa e la Paratia per far entrare l’acqua nel VALLATO e portarla alle due Centrali Elettriche.
Chi era il PADRONE dell’acqua? Il manovratore della paratia alla Bocca di pPresa era chiamato dai contadini delle Piane di Chienti Lo Custode de lo Vallato. Era veramente il custode e non si preoccupava solo del funzionamento della paratia ma anche della manutenzione ordinaria del VALLATO.
Il custode abitava con la famiglia in una Casa Colonica a Piane di Chienti N°27 nei pressi della chiusa. Una Casa Colonica di cui oggi resta un rudere dimenticato e aggredito dai rovi.
Il Custode era un giovane uomo MECOZZI ALFREDO. Alfredo era nato a Carassai nel 1899 che aveva preso in moglie nel 1925 RACHELE VIRGILI di Montalto Marche. I due giovani dopo qualche anno si trasferirono a Portocivitanova in quanto Alfredo aveva avuto assegnato dalla società elettrica realizzatrice del Vallato l’incarico di “GUARDIA CANALE ”.
Dal tempo della nazionalizzazione dell’energia elettrica le due centrali idroelettriche sono di proprietà Enel e da pochi anni dalla società da lei controllata Terna. Da anni quella che era una semplice Bocca di Presa con la paratia è stata meccanizzata
Purtroppo da quasi un anno il VALLATO probabilmente causa la siccità e la conseguente diminuzione della portata del fiume Chienti era diventato una giungla dove era difficile scorgere la struttura del canale.
Recentemente la società Terna ha compiuto dei lavori nella Bocca di Presa ampliandola e altri accorgimenti per far entrare una maggiore quantità di acqua nel Vallato.
E’ proprio in questi giorni è in atto la pulizia del Vallato. Lavori per riattivare le due centrali elettriche.
Alfredo Mecozzi ci ha lasciato nel 1951 e di lui gli anziani del posto che lo ricordano hanno un buon ricordo. Ho voluto ricordare Alfredo Mecozzi perché è stato con il suo lavoro partecipe all’ammodernamento del territorio, un gran lavoratore, una brava persona.
Di Amedeo Regini
Mario era doveroso ricordare tuo padre “Lo Custode de lo Vallato” come tutti lo chiamavano. Mi piacerebbe conoscerti ascoltare i tuo ricordi e arricchirne la storia . se vuoi puoi chiamarmi 3348695018 Buone feste.
Sono Mario Mecozzi il figlio di Alfredo,vi ringrazio per le belle parole spese per mio padre, non potevo avere regali più bello proprio oggi per il mio compleanno!!!