“GIOVANI CERVELLI” IN FUGA DALLE MARCHE

“Giovani cervelli” in fuga dalle Marche
Un dossier della Confartigianato Marche mostra che sempre più giovani marchigiani dopo essersi formati nelle scuole, nelle università e nelle aziende decidono di lasciare le Marche: nel 2020 sono stati 5.226, di cui 3.494 sotto i quarant’anni di età (gli over 40 sono ‘solo’ 1.732). Rispetto al 2010 i giovani che hanno lasciato la regione sono stati il 129,3 per cento in più. Nel 2021 2.779 marchigiani sono andati all’estero. Trend confermato anche nel lungo periodo.
Nel 2020 gli iscritti all’AIRE (Anagrafe italiani residenti all’estero) erano 167.411, il doppio rispetto al 2013 (+50,1 per cento). La fuga di giovani dalle Marche non ha colpito le province in modo omogeneo. Nella fascia compresa tra i 18 e i 39 anni dati allarmanti. Nel 2020 dalla provincia di Ancona se ne sono andati in 816, in quella di Ascoli 279, Fermo 269, Macerata 601 e Pesaro-Urbino 474.
Il Dossier Marche è stato presentato al sottosegretario al Ministero dell’economia e delle finanze, consapevoli che la fuga dei cervelli è solo uno dei fattori che colpiscono il mondo del lavoro nelle Marche, dove c’è una piccola azienda ogni 11,8 abitanti.
Per il presidente Pepa «bisogna abbassare il cuneo fiscale, mentre va mantenuto il bonus sugli investimenti al 40 per cento. Solo a settembre ci sono state 1.660 assunzioni a fronte di una richiesta di 22mila». Il dato che emerge è che forse i lavoratori ‘specializzati’ sono già fuggiti.

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