“LI PENZIERI MIA…” DI BRUNO FRANCINELLA

Ai vari apporti dialettali della città, come da parte dello scomparso Sandro Bella, si aggiunge ora il valido apporto di Bruno Francinella: “Li penzieri mia…” e al titolo dell’opuscolo figura l’annotazione “Pensieri dettati dal mio cuore”, come ha ribadito l’autore nel festoso incontro con la cittadinanza, con una lodevole partecipazione di concittadini, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri nel salone dell’oratorio della chiesa Cristo Re.  Presenti l’assessore Manola Gironacci, la prof.ssa Anna Maria Vecchiarelli, presidente della locale sede dell’ArcheoBlub d’Italia, il prof. Alvise Manni, presidente del Centro Studi Civitanovesi, il dott. Carlo Lorenzetti, amico dall’infanzia con il Francinella.  Da parte di tutti la storia di vita di Bruno Francinella, le sue origini in una famiglia protagonista nel versante delle “lancette”, una dele quali, quella di suo padre  Sergio, aveva in bella evidenza la scritta “Lo Piero”, soprannome della famiglia Francinella, la validità del lavoro svolto, considerato un po’ da tutti  “un patrimonio della città”.
Versi efficaci in dialetto, con la versione in italiano , che raccontano gli aspetti più genuini della città, i suoi personaggi, soprattutto quelli dei vicoli marinari, e un affettuoso ricordo di don Eliseo Scorolli, il parroco che ha costruito la Chiesa Cristo Re e il suo magico campanile che con la sua imponenza accarezza il cielo.
C’è stato anche un apporto di letture di un buon numero di poesie, che lo stesso Bruno Francinella ha recitato con una forte velatura di commozione che ha finito con suscitare una forte emozione nei presenti che hanno risposto con convincenti applausi.
In conclusione, una valida occasione per apprezzare “Li pensieri mia…”, che non sono solo quelli del buon Bruno, ma di una intera città. (v.d.s.).
Nella foto (da sinistra): Mercanti, Vecchiarelli, Manni, Francinella.

 

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