Si è concluso con l’evento finale di presentazione dei progetti imprenditoriali, presso lo spazio di co-working “Go Working” di Civitanova Marche, il percorso Fare Impresa Si Può. Il progetto ha avuto principalmente due linee di sviluppo formativo: quella dell’autoimprenditorialità e del “fare impresa” e quella della crescita delle competenze trasversali utili al futuro professionale dei partecipanti.
Dopo una mattinata e parte del pomeriggio dedicate ad incontri di mentorship individuali con “Mentor” di Unicam e Wylab, a partire dalle ore 16:00 i giovani della Regione Marche hanno presentato le loro idee imprenditoriali, sottolineandone la funzione, le opportunità di mercato, i competitors e i modelli di business.
Elena Cerreti di Fano, con un video, ha illustrato le linee del suo progetto di artigianato “745 Lab”, basato sulla riproduzione di oggetti floreali in carta e legno. “Per rendere inconfondibile un evento o uno spazio commerciale – ha spiegato – progettiamo e realizziamo decorazioni e oggetti artistici in carta e legno ispirati alla natura per creare prodotti unici scoprendo le mille potenzialità di questi materiali e insegnandole anche nelle scuole”.
Gregorio Cappelletti, di Matelica, ha immaginato ”Relievo”, una mappatura, rilevazione e stampa 3D per attività turistico/ricreative del territorio regionale: “Ho trasformato la mia passione per i borghi in una soluzione per stampare modelli in 3D che contengano informazioni geospaziali, coinvolgendo l’utente in un’esperienza sensoriale nuova”.
Un festival sportivo denominato “Be Mad – Basket Festival” è la proposta di Alessandro Tassotti, di Lapedona, residente a Porto Sant’Elpidio: “Un torneo di basket “3×3” che fonde l’iniziativa con altre iniziative culturali. Questo tipo di basket nasce nei playground americani ed è disciplina olimpica dal 2021. Nella nostra zona, a Porto Sant’Elpidio, sono rari gli eventi per individui tra 15 e 35 anni e il nostro festival vuole diventare un punto di riferimento per gli appassionati e per gli sponsor di settore. In “Be Mad” vogliamo inserire anche musica live, street art, street food”.
Gentiana Domi, che è di Moresco e vive a Monterubbiano, pensa che il suo borgo possa avvantaggiarsi della creazione di un laboratorio di serigrafia artigianale per capi di abbigliamento: il suo progetto si chiama “Goodies”. “Ho lasciato gli studi artistici per lavorare, quasi quindici anni dopo ho preso il diploma e conosciuto la serigrafia, tecnica che ti permette di creare qualcosa di unico”.
Sulla parziale risoluzione dei problemi inerenti al lavoro punta, invece, Enrico Arduini, pesarese, che ha ideato “Stacco”, una in-App Community per giovani freelancer o lavoratori e lavoratrici da remoto per lo scambio e condivisione di informazioni, analytics e metriche relative al tempo trascorso online. “E’ una community per il benessere digitale – ha dichiarato nella presentazione – allo scopo di raccogliere dati su come migliorare la propria esperienza online e diventare un provider di servizi di terze parti per le aziende che cercano di migliorare il benessere dei propri dipendenti”.
In tema con la tematica ambientale, il progetto di Nicolò Lupi di Torre San Patrizio, propone “ARKèOS”, un sistema idroelettrico per mezzi di locomozione per la riduzione dei consumi e delle emissioni tramite elettrolisi. “Il mio progetto – ha detto – affronta il problema dell’inquinamento. Il genere umano produce 54 miliardi di tonnellate di CO2 annue, noi vogliamo ridurla con questo progetto almeno del 10%, perché convertiamo in motore ibrido qualsiasi motore a benzina o diesel”.
Il progetto Fare Impresa si Può si è concluso dopo un anno in cui è stato svolto un programma volto a rilanciare lo spirito imprenditoriale e valorizzare il territorio della Regione Marche, puntando su elementi come mindset imprenditoriale, creazione di startup, innovazione, networking, nato grazie alla partecipazione all’avviso pubblico per la presentazione di progetti pilota di “Orientamento all’imprenditorialità, innovazione e networking: NET4U”, a cui l’incubatore Wylab ha partecipato insieme all’Università di Camerino, TecForm, Redorange e Y2I.
Francesca Picasso, responsabile Wylab, si è dichiarata soddisfatta di tutti i progetti presentati ed ha ricordato i numeri di “Fare Impresa si può!”: “Abbiamo organizzato 215 ore di formazione e quasi 150 di consulenza, con 67 tra docenti, mentor e testimonianze imprenditoriali, 43 ore di eventi formativi e 25 di tutoraggio. Siamo riusciti a coinvolgere 8 città in Regione. Speriamo che questo progetto abbia dato ai giovani le competenze di base per entrare al meglio nel mondo del lavoro e abbia stimolato nuove idee per la nascita di iniziative imprenditoriali giovanili”.