Le note del giovane chitarrista marchigiano Gianluca Rossi, hanno fatto da sottofondo alla settima edizione di “Un poeta sul Colle”, evento culturale promosso dal Centro Mondiale della Poesia e della Cultura “Giacomo Leopardi”, presieduto dal professor Umberto Piersanti, in collaborazione con il Centro Nazionale di Studi Leopardiani, il Comune di Recanati e il Fai, Fondo per l’Ambiente Italiano, che nei luoghi in cui venne concepito uno dei più grandi capolavori della letteratura universale, ha istituito L’Orto sul Colle dell’Infinito per il restauro e la valorizzazione di uno spazio magico che ogni anno richiama centinaia di visitatori da ogni parte d’Italia e del mondo.
L’idea del recupero dell’area, conosciuta come Orto delle Monache poiché di proprietà dell’antico Monastero di Santo Stefano, risale al lontano 1999 quando l’allora sindaco di Recanati Fabio Corvatta, oggi Presidente del Centro Nazionale di Studi Leopardiani, ne decise l’acquisto da parte del Comune per poterlo aprire al pubblico in occasione di iniziative culturali realizzate nel nome di Leopardi.
Presentata con la consueta eleganza da Tiziana Bonifazi, la serata ha avuto per protagonista il professor Alberto Bertoni, poeta e critico letterario tra i più conosciuti e apprezzati del panorama culturale italiano, che immettendosi con grande mestiere sulla strada tracciata dall’amico e collega Umberto Piersanti, ha saputo intrattenere il numeroso pubblico con riflessioni sull’arte poetica nel suo rapporto con la contemporaneità e con aneddoti personali da cui, molto spesso, sono nate le sue poesie migliori.
Uno dei paradossi su cui si è soffermato Bertoni è quello di un Paese, il nostro, dove a fronte di circa tre milioni di persone che scrivono poesie, sono soltanto tremila (il dato è dell’Associazione Italiana Editori) quelle che le leggono, poiché – ma è soltanto una delle cause – internet ha incrementato la possibilità di mettere in mostra le realizzazioni poetiche, in particolare da parte di coloro che pensano di fare poesia ma che in realtà fanno qualcosa di molto diverso, per mezzo non più della parola scritta bensì di quella parlata.
La settima edizione di “Un poeta sul Colle”, pertanto, è stata una serata culturale dedicata non soltanto alla poesia declamata, ma anche a quella approfondita e discussa, poiché la poesia (come ogni altra espressione artistica) nasce sì dai bisogni del singolo, ma può anche trasformarsi in fatto sociale, ad esempio raccontando ed esaltando la bellezza dei luoghi e la cura dell’ambiente.
Collaborazione – in questo caso tra le diverse istituzioni coinvolte – è la parola che spiega meglio di tutte la ragione dei progressi fatti nel nome di Leopardi e nell’interesse dell’intera regione. In ambito culturale, certamente, ma anche ambientale e paesaggistico, turistico ed economico. “Una collaborazione ritrovata in questi anni con il Comune di Recanati – sottolinea Fabio Corvatta in un’intervista a Envision Magazine – ha consentito di valorizzare al meglio questo luogo che nel frattempo ha trovato una nuova vita anche grazie al Fai”.
Presenti alla serata anche l’assessore alle culture del Comune di Recanati Rita Soccio e la property manager dell’Orto sul Colle dell’Infinito Alessandra Troilo.