“Ciclo di vite”, pregevole libro dell’ingegnere maceratese Davide Cesarini, pubblicato per i tipi di Ibiskos Editrice Risolo, è un’opera per gli amanti delle profondità dell’esistenza umana e dei viaggi per le strade impervie della coscienza, per chi è alla ricerca di una vita feconda di sfide da cogliere e traguardi da raggiungere, per chiunque avverta il bisogno di immergersi nella lettura di storie in cui riconoscersi e, magari, trovare un fatto o ragionamento che gli sia utile a uscire da uno stato di crisi.
Davide Cesarini, ai cui studi ingegneristici sono seguiti anche quelli in filosofia e arte contemporanea, ha voluto e saputo strutturare la narrazione in modo coerente con il principio che si propone di mettere in evidenza: e cioè il principio della circolarità. Pertanto i singoli capitoli prendono i nomi dei mesi dell’anno, perché la vita è un susseguirsi di stagioni, di giorni e di notti, di caldo e di freddo, di sole e di pioggia. E perché tutte le cose muoiono e rinascono per darci la possibilità di ricominciare.
Ecco dunque che persino la morte, parte integrante di un disegno perfetto, è innegabilmente indispensabile alla vita, poiché nulla può rinascere sotto altre forme, che si tratti di un pesce, di una pianta o di un essere umano, senza che prima abbia cessato di esistere, appunto, in quanto pesce, pianta o essere umano.
Se ci si sofferma con la dovuta attenzione sul dato di fatto che il nostro è un pianeta che consente il proliferare di miliardi di specie animali e vegetali proprio grazie al fenomeno della ciclicità, si comprende ancor meglio perché “Ciclo di vite” è innanzitutto un libro su quanto di bello e di buono può derivare da situazioni che sembravano: o ideali, ma solo apparentemente; oppure effettivamente ideali ma tracollate all’improvviso. E qui l’autore ci mette di fronte a una serie di episodi davvero ampia: un incidente d’auto da cui scaturiscono un amore saldo e un proficuo sodalizio professionale, una lite col capo che darà origine a una sana amicizia, una rapina i cui beni tornano al derubato in quantità addirittura maggiore.
Con “Ciclo di vite”, Davide Cesarini spiega come ogni cosa sia, o quantomeno possa anche essere, dentro il suo contrario: la vita dentro la morte, la felicità dentro l’infelicità, l’amore dentro l’odio. In ragione di questa evidenza, ci invita a lottare contro i nostri preconcetti per migliorare noi stessi e con noi stessi il mondo che ci circonda. E visto che “la cultura europea ama solo il piacere senza comprendere che esso spesso nasce dalla sofferenza”, ci suggerisce di combattere le nostre paure (del vuoto, del buio, dei cambiamenti, della sconfitta) prendendo coscienza del loro esistere e di affrontarle con decisione e forza di volontà.
David Cesarini è nato a Osimo il 28 giugno 1967. Dopo gli studi di ingegneria, filosofia e arte contemporanea ha esercitato come docente per vari periodi. Ha intrapreso la carriera professionale in Italia e all’estero, praticamente girando il mondo. Cavaliere di Malta e teutonico per varie onorificenze conseguite all’estero, durante un soggiorno in un’isola caraibica ha trasferito colori e calori, filtrati da esperienza, su carta creando il racconto ciclo di vite. Oggi vive tra Civitanova, Porto Sant’Elpidio e Macerata.
“Quella sera non volli vedere nessuno. Uscì dall’ufficio sbattendo la porta e chiudendo tutti i problemi in quella stanza. Ero stanco di vivere così, risolvere i problemi non è vita ma sopravvivenza.”
Complimenti Davide