Un altro piacevole incontro con il prof. Roberto Mancini che ha dedicato il suo spazio nei Martedì dell’Arte a : “Tommaso, la ragione e fede”, ovviamente riferentesi a San Tommaso d’Aquino (1225 – 1274), religioso, teologo e filosofo, una delle più grandi figure del Medio Evo, venerato come santo dalla Chiesa cattolica e che nel 1880 fu dichiarato santo patrono delle università e dei centri di studio cattolici.
Aquino è un borgo che si trova nel cuore della provincia di Frosinone, in Ciociaria e si tratta di un ambiente abitato dall’uomo fin dai tempi della Preistoria.
Sta di fatto che non tutti i presenti all’incontro, sapevano che San Tommaso rappresenta uno dei principali pilastri teologici e filosofici della Chiesa cattolica, risultando inoltre il punto di raccordo fra la cristianità e la filosofia classica, la quale ha i suoi fondamenti e maestri in Socrate, Platone e Aristotele e che il prof. Mancini ha definito “un gigante”, in quella che viene definita “apologia” , aspetto a difesa o esaltazione di una dottrina religiosa o politica.
Significativo il concetto espresso da Mancini quando ha riferito che San Tommaso ha inteso “chiedere pietà a Dio, che è amore, padre, e che nella sua dignità infinita ha riconosciuto la bontà del creato nel quale tutto è buono, perché è frutto di Dio, per cui disconoscere il suo amore è un peccato, dal momento che dove c’è una creazione là c’è Dio”.
Numerose riflessioni sulle quali sarebbe bello soffermarsi, ma è impossibile riportare integralmente, e accennando perciò ad alcune di esse rimane vivo il ricordo di tante parole espresse dal relatore come quelle che “il credere non è chiudere gli occhi e che il vero credere coinvolge tutta la fede”.
Commento finale del prof. Macini per il quale la cultura è vita nella quale Tommaso ha incontrato Dio e che “dobbiamo essere tutti grati a questo pensatore”, riscuotendo, ovviamente, tanti applausi di condivisione e di fede. (v.d.s.)
L’INCONTRO AI MARTEDÍ DELL’ARTE CON TOMMASO D’AQUINO
