Anche nella nostra città i presepi allestiti nelle chiese stanno suscitando un particolare interesse: uno di questi è stato allestito nella chiesa di Santa Maria Ausiliatrice della parrocchia di San Marone divenuto punto di riferimento dei parrocchiani in questo particolare periodo natalizio.
Ad aiutarci nella descrizione del lavoro compiuto da varie settimane, in uno degli ingressi della stupenda chiesa dedicata alla Madonna, è stata la catechista, dr.ssa Elisabetta Ripa, da anni punto di riferimento del gruppo di fedeli che porta avanti la realizzazione del racconto di Betlemme.
– Dr.ssa Ripa, quali sono i contenuti principali del vostro Presepio?
“ Quest’anno ci siamo attenuti – ha detto – allo stile napoletano e il nostro racconto praticamente inizia con la scena dell’Annunciazione e prosegue con delle immagini che rappresentano la ricerca di un alloggio da parte di Giuseppe e di Maria che sta per partorire.
– In primo piano la scena della Natività?
“Sì, con particolari che abbiamo seguito ed elaborato con molto interesse, inserendo i personaggi del paese che stanno svolgendo i loro mestieri quotidiani. Sullo sfondo uno scorcio di vita del deserto, di quel suggestivo racconto di fede del quale quest’anno si celebrano 800 anni del primo Presepio, allestito per la prima volta nel 1223 da San Francesco”.
– Il vostro lavoro sta ottenendo un’accoglienza davvero gioia. Soddisfazione grande. Non è così?”.
“Rappresentare l’evento della nascita di Gesù – ha commentato la dr.ssa Elisabetta – equivale ad annunciare il mistero dell’incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia, come ha sottolineato Papa Francesco”.