Uno dei momenti più significativi dei festeggiamenti in onore di San Giuseppe Operaio, patrono del quartiere Risorgimento, è stato la celebrazione della messa di questa mattina, domenica, con la partecipazione dell’arcivescovo di Fermo, mons. Rocco Pennacchio. Chiesa gremitissima e partecipazione del sindaco Fabrizio Ciarapica.
Nel dare inizio al rito religioso, il parroco don Andrea Verdecchia, ha sottolineato il fatto che la messa rappresentava il “cuore” di quanto previsto nei festeggiamenti in onore del Santo Patrono, dalla mostra di quadri che proponeva il tema “E Dio vide che era cosa buona”, ancora in corso, al concerto con Cristina D’Avena, ringraziando i fedeli per la presenza in chiesa.
Ricca di contenuti ecclesiastici l’omelia di monsignor Rocco che si è fermato sui concetti di “alleanza nuova ed eterna”, come proponeva il vangelo del giorno “secondo Giovanni”, e il fatto che il “chicco di grano messo nella terra, produce la vita”. Mons. Rocco ha poi spiegato il perché “il Signore, attraverso il Crocifisso ci vuole conquistare” e di “aprire il nostro cuore a tutti” e “fidarsi della volontà di Dio”.
Fedeli attenti e riconoscenti a quanto il prelato ha riferito e alle parole contenute nel vangelo laddove si dice: “Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sarò io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà”. In definitiva, lode e onore a te, Signore Gesù, aggiungiamo noi, come è stato detto nel Canto del Vangelo.