“Dopo la notizia che l’ATAC avrebbe destinato quasi 4 milioni (400 mila fondi del comune) per interventi riguardanti acquedotto e depuratore, il movimento “Dipende Da Noi” ha sollevato il problema dell’inquinamento del mare in occasione delle forti piogge tramite un’interrogazione al Sindaco come prima autorità sanitaria che ha l’obbligo di fare tutto il possibile per salvaguardare la salute dei cittadini e delle cittadine” lo sottolinea Elisabetta Giorgini del Movimento dipende da noi che prosegue: “in queste sempre più frequenti occasioni di piogge abbondanti fuoriesce materiale dagli scolmatori dalle linee fognarie che versano sul fiume Chienti, sul fosso del Castellaro e sui fossi minori. Per l’attuazione automatica della normativa vigente si ha quindi l’obbligo di un divieto di balneazione preventivo che termina, solo dopo giorni, con gli accertamenti dell’ARPAM.
Più volte da parte dei gestori di stabilimenti balneari e delle associazioni ambientaliste l’amministrazione comunale è stata sollecitata a dare un quadro chiaro di tale problematica e a sviluppare un progetto per risolverla, mentre a tutt’oggi non si è registrato alcun reale interesse al riguardo da parte della partecipata ATAC, come sembra trasparire anche dal quadro delle investimenti presentato.
La soluzione di una problematica così complessa dovrebbe prevedere interventi straordinari con investimenti ingenti da parte di ATAC e Comune, attraverso fondi da richiedere agli enti sovraordinati. Fino ad ora nulla si è pensato e fatto in questa città, diversamente da tante città europee tra cui, per esempio Rimini da Rimini che si è munita di una struttura con grandi vasche di accumulo dell’acqua durante le piogge.
Il movimento “Dipende Da Noi” – prosegue la Giorgini- ha interpellato il Sindaco e la risposta all’interrogazione, arrivata in forma scritta, risulta allarmante e sconcertante in quanto, nonostante il problema sia evidente e continuativo negli anni, non si preoccupa minimamente del caso, rimandando tutto a una relazione del dirigente che evidenzia il problema all’ATAC. Non solo manca un serio progetto di intervento, ma la questione viene minimizzata e delegata alla sola ATAC. Chi si vanta delle bandiere Blu e Verde ha l’obbligo di impegnarsi a rispettare i criteri relativi alla protezione della natura e di salvaguardare la salute dei bagnanti, soprattutto dei bambini. “Dipende da Noi” chiede a questa amministrazione di organizzare quanto prima un incontro pubblico di studio per conoscere i modelli virtuosi di intervento e dare il via a una strategia di risoluzione del problema, che non può vedere a Civitanova ritardi, distrazione e disinteresse.”