MENO CANZONETTE E PIÙ CULTURA

Dal gruppo “RIFORMISTI-UNITI PER CIVITANOVA”, Ivo Costamagna Francesco Frattaruolo, abbiamo rievuto un approfondimento su quelli che sono gli aspetti dell’estate civitanvese e si tratta di una analisi che merita di essere valutata.
In un “estate civitanovese” apparentemente piena di iniziative ma priva di un vero programma turistico-culturale, non possiamo non esprimere le nostre perplessità sulle recenti scelte dell’amministrazione comunale. Chi, come noi, vede Civitanova essere surclassata dalle realtà vicine che da sempre erano, invece, state “satelliti”, per numero e qualità delle presenze e delle iniziative, seppur ancora una volta in modo propositivo ma amando davvero la nostra città, non è possibile non far rilevare alcune delle principali criticità della complessiva gestione culturale, sottolineando la necessità di un approccio più organico e strutturato. Ci sono molte manifestazioni che appaiono “strane” e improvvisate. Eventi prevalentemente culinari si tengono in “location” private scelte senza una chiara motivazione e sono sponsorizzate da associazioni anch’esse private insieme al Comune, senza una distinzione su chi sponsorizza chi e con quale reale finalità…! Oltre alla trasparenza manca il progetto per definire finalmente la reale vocazione prevalente di Civitanova e sembra che ci si accontenti, anzi si favorisca, una sorta di turismo “mordi e fuggi” tutto basato sulla “movida notturna” con tutto quello che la stessa comporta e proprio mentre il… “Tempio” riconosciuto e di un qualche rilievo, almeno regionale, come il “Donoma” chiude definitivamente i battenti. Il Sindaco Ciarapica ha tenuto per se, dall’inizio, la delega alla Cultura ed, ormai da tempo, anche quelle al Turismo ed al Commercio. Tutti pensavamo che avesse in mente un chiaro “Progetto” ed un… “Brain Trust” per il rilancio di questi settori strategici per Civitanova. Invece, parafrasando Edoardo Bennato, … *”MA CHE POLITICA, MA CHE CULTURA, SONO SOLO CANZONETTE….!”* Ci sono, ad esempio, Enti ed istituzioni sociali e culturali che fanno parte della storia migliore della nostra città che sono, di fatto, chiuse, quasi dismesse, anche se per le stesse, si paga un affitto “fuori mercato” sul quale torneremo con un apposito e documentato intervento. Sono Enti che in altre città, come avveniva in passato anche a Civitanova, collaborano quotidianamente con l’Amministrazione Comunale anche per qualificare eventi e manifestazioni non solo estive. Ci riferiamo, soltanto per fare alcuni esempi, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso, alla Fototeca Comunale per la quale non basta affidarla ad una nuova, onerosa e non sappiamo quanto adeguata associazione, per ridarle lo slancio e la qualità dell’impegno generoso, competente e disinteressato di chi l’ha fondata, l’Associazione Nazionale Tumori e quella dei Mutilati e degli Invalidi Civili, insomma migliaia e migliaia di persone, anzi di famiglie, i cui punti di riferimento a Civitanova non soltanto non sono più chiamate ad organizzare insieme al Comune gli eventi più importanti e qualificanti (linguaggio dei segni…) ma sono state fatte cadere nel “dimenticatoio” per sostituirle con opache “associazioni” senza storia (e forse senza neanche futuro). *AD HOC*. Naturalmente tutto questo non vale soltanto per gli… affitti che da anni si continuano a pagare per la locazione di ampi e centralissimi… spazi vuoti! Tutte queste associazioni sono state animate in passato da persone che lo hanno fatto esclusivamente con passione, generosità ed altruismo e, sostanzialmente, a costo zero perché occupavano contenitori di proprietà comunale sempre molto frequentati. Oggi, invece, spendiamo 25.000 euro all’anno, prorogati “tacitamente”, per tenerle chiuse seppur in una location centrale. Perché non utilizzare questi fondi per rilanciarle davvero?” La criticità riguarda naturalmente la gestione complessiva degli spazi pubblici o che possono diventare tali ma verso i quali manca un impegno concreto a reperire i fondi necessari per acquisirli e/o ristrutturarli completamente a partire da quelli europei del PRRN (…”tanto rumor per nulla” visto che anche il necessario ma troppo decantato “UFFICIO EUROPA” ci risulta anch’esso.. dismesso!) Occorre una immediata mappatura di tutti i luoghi disponibili, compresi quelli dati, giustamente o… meno, in uso a privati o acquisibili al patrimonio pubblico almeno a Civitanova Alta per farla diventare un vero centro culturale che abbia un livello regionale e una rilevante attrattiva turistica. Restano meno di tre anni di legislatura comunale ma, se non… si pensa o punta ad altro, è ancora possibile farlo proprio impegnandosi davvero a portare nella nostra città le ultime tranche dei fondi europei. Un’ultima questione vogliamo sottoporre al Sindaco perché emblematica: il “Museo delle Arti e delle Tradizioni popolari” (quello dove è costudito lo storico “BIROCCIO”, (che si intravvede nela foto) uno strumento fondamentale per i nostri contadini prima dell’avvento progressivo delle macchine agricole) aperto, proprio a Civitanova Alta, nel 1992 dal Sindaco Augusto Frinconi e Patrocinato sia dall’Assessorato alla Cultura della Regione Marche e sia dal Ministero dei Beni Culturali è anch’esso ridotto a un magazzino abbandonato, tra l’altro da allora sempre pagato perché privato. Questa struttura potrebbe essere un punto di riferimento culturale a livello regionale e non soltanto ed invece rischiamo che i figli del proprietario degli attrezzi li conservati ci portino via tutto se lasciamo le cose nell’attuale abbandono. Rischiamo, cioè, di ripetere la vicenda del “MUSEO POLARE” ma almeno allora fu una scelta, giusta o sbagliata, ma una scelta a lungo dibattuta. In quanti, invece, oggi sanno, almeno, dell’esistenza di questo “SCRIGNO” della nostra cultura e tradizione contadina?? Concludiamo in… musica come avevamo iniziato. Tentiamo di evitare che il bilancio culturale di questa legislatura sia: “SOLO CANZONETTE…!” Civitanova Marche, li 26 Giugno 2024 Per “RIFORMISTI-UNITI PER CIVITANOVA” Ivo Costamagna Francesco Frattaruolo

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