A Civitanova ogni bimbo che nasce si trova con un debito di mille euro sulle spalle. A tanto ammonta il carico fiscale di ogni civitanovese per le tasse e i tributi comunali pagati nel 2023. Una pressione tributaria mai così alta, cresciuta di 140 euro rispetto al 2020, in anni di politica di un centro destra (quello del sindaco Fabrizio Ciarapica) che le elezioni le ha vinte con lo slogan “diminuire le tasse e’ possibile, noi sappiamo come fare” . Invece non solo non le ha diminuito e di un centesimo ma le ha aumentate… eccome. La politica dissennata sui rifiuti, del centro destra locale e provinciale, ha provocato rincarai della Tari. Nel conto peraltro non è considerato il peso della bolletta dell’acqua, che per i civitanovesi si è trasformata in un salasso, anche qui determinato da scelte del consorzio idrico interprovinciale e tutte avallate da Ciarapica e soci. Ma, anche solo considerando tassa rifiuti, Osap, tassa sulla pubblicità, costo per le famiglie delle mense scolastiche, degli asili nido, le tariffe per l’uso dei servizi (vedi impianti sportivi) e dei parcometri, la pressione tributaria procapite ha toccato la quota dei 1000 euro che derivano dalla somma degli introiti tributari ed extra tributari iscritti nel bilancio consuntivo 2023 (Titolo I e Titolo III delle entrate), divisa per la popolazione residente. Quindi, entrate tributarie accertate per 31.900.000 euro più quelle extra tributarie pari a 10.158.000, per un totale di 42.058.000 euro incassati da imposte e tasse che, considerati 42 mila residenti al gennaio del 2024, fanno appunto 1000 euro per ogni civitanovese, neonati compresi. Senza dubbio una politica fiscale che contraddice la parole della politica. Ogni anno i civitanovesi pagano sempre di più, alla faccia degli slogan.
sanno come fare…. e lo fanno benissimo, si fa così