DUE MINORENNI STUPRATE IN UN MESE E CIARAPICA PARLA DI CITTÀ SICURA

“Avevo deciso il silenzio di fronte alla notizia dello stupro di una bambina di 14 anni di cui ha dato notizia la stampa nei giorni scorsi: per rispetto della giovanissima fanciulla violentata, per l’angoscia di sentire il fallimento di un sistema che anziché proteggere, sostenere o guidare trova inopportune ragioni e giustificazioni alla violenza, per lo più avvenuta nei luoghi pubblici cittadini, per il terribile timore che ad altre femmine, anche in tenera età, possa capitare un abominio di tale fatta, sempre ingiustificabile.” Ad intervenire è Mirella Paglialunga del Gruppo Consiliare per Civitanova che sottolinea come si sia trattato di una “Viiolenza aggravata dall’induzione al consumo di stupefacenti per assuefare, ridurre alla dipendenza, soggiogare una minorenne. Non può esserci né l’attenuante del libero arbitrio né la scusante del consenso.
Offrire cocaina ad una minorenne è illecito, in primis immorale. La bambina, qualunque sia la sua storia personale, andava protetta e non violentata per mezzo della forza fisica del maschio che del suo godimento ne fa arma di punizione e supremazia.
Tutto questo a Civitanova, nei locali della movida, in un parco pubblico, sembra addirittura vicino ad un oratorio. Tutto questo nei luoghi della socialità e dell’incontro, nei luoghi che, da che mondo è mondo, vengono esplorati dagli adolescenti per diventare adulti, per prendere modelli, catturare esempi, inseguire sogni, desiderare amicizie ed affetto.
Ed invece anche nella nostra città è possibile ed ormai usuale incontrare l’orco. Ma c’è chi, strabico, vede l’orco nella bambina e giustifica l’ingiustificabile.
Ciò che oggi non mi fa stare più zitta di fronte a tanta bruttura è – prosegue la Paglialunga – l’indifferenza degli amministratori di questa città che negli ultimi anni hanno consentito e favorito il cambiamento peggiorativo della sua fisionomia.
“Struzzi della migliore specie” che per tornaconto politico nascondono la testa sotto la sabbia.
In primis il Sindaco Ciarapica che non perde occasione, anche di fronte a due stupri di minorenni in un solo mese, per ripetere i suoi inutili mantra “ Civitanova è una città sicura”, “numerosi sono stati gli interventi per garantire accoglienza ed una pacifica convivenza”, “abbiamo istallato numerose telecamere”, “abbiamo ripulito Civitanova dagli “zincari” alias zingari…
Lo stile è sempre lo stesso: negare, negare anche l’evidenza come fece per il problema dell’inquinamento dell’arenile alla foce del Chienti…
Mi rifiuto di pensare che un’amministrazione locale non sappia trovare metodi e risorse per tenere sotto controllo gli effetti della movida e del particolare turismo che alcuni locali attraggono. All’ingresso di Civitanova campeggia ancora un cartellone pubblicitario che la definisce ambiguamente “città di vita vita” dove prolifera un turismo prevalentemente notturno.
Questo sistema va governato perché Civitanova è fuori controllo.
Ed il Sindaco che è anche assessore al Turismo deve preoccuparsi non solo degli incassi dei locali privati ma anche e soprattutto della qualità della vita di tutti i potenziali turisti e dei civitanovesi.
Dovrebbe promuovere ed applicare accordi con i gestori della movida finalizzati alla prevenzione di episodi delinquenziali, dovrebbe impegnare più risorse per garantire controlli della polizia municipale serrati ed attenti agli effetti della movida in termini di impatto acustico, di disturbo della quiete pubblica, di molestie ai residenti ed a chi vorrebbe vivere in libertà, di notte, d’estate, il lungomare civitanovese senza incappare in risse o persone incontrollabili a causa dell’alcool o di sostanze.
A novembre del 2023 Ciarapica diede informazione alla stampa dell’istituzione di un tavolo tecnico permanente inter-istituzionale, volto a prevenire e a contrastare il disagio giovanile. Sarebbe opportuno, a dieci mesi dalla sua nascita, di far conoscere a noi cittadini il programma, le attività realizzate o i risultati raggiunti…
Caro Sindaco, Civitanova non è sicura per i civitanovesi e nemmeno per i suoi figli. E le telecamere non sono l’unico rimedio. Chi vuole delinquere non lo fa certamente sotto la telecamera come sta succedendo per lo spaccio e per le violenze sessuali. Di fronte a due stupri in un mese ed in entrambi i casi di minorenni, come minimo Lei ha il dovere istituzionale di convocare un più ampio tavolo tecnico con gli interlocutori di riferimento per analizzare oggettivamente la situazione, prenderne atto e pianificare interventi amministrativi e politici immediati, non più procrastinabili per ridare a Civitanova Marche l’immagine e la sostanza di una città veramente accogliente.
A questo tavolo – conclude la Paglialunga – dovrebbe anche invitare le forze di opposizione perché per governare una città, senza ridurre tutto a mero bla bla elettorale, c’è bisogno anche di confrontarsi con altri punti di vista Ma so che probabilmente non farà nulla di tutto quanto Le sto chiedendo. Sono mesi e mesi infatti che diversi cittadini Le chiedono un colloquio per discutere con Lei “dell’emergenza movida” ma Lei, inopportunamente e sistematicamente, si nega a tale confronto.
Spero che questa volta, vista la gravità di quanto accaduto, Lei sappia agire diversamente.

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