Il senatore Mario Morgoni del Partito Democratico interviene con fermezza in merito alla questione della discarica di Fosso Mabiglia, ribadendo la necessità di rispettare le scadenze e i cittadini. Lunedì prossimo, il consiglio comunale di Cingoli discuterà la mozione presentata dal gruppo di minoranza, che riguarda proprio la chiusura definitiva dell’impianto, prevista originariamente per il 2021.
“È evidente che la comunità di Cingoli ha il diritto di pretendere la chiusura definitiva della discarica”, afferma Morgoni. “Ma il problema non riguarda solo i cittadini di Cingoli, ma anche la credibilità del sistema pubblico. Come può una discarica aperta nel 2014, con una previsione massima di utilizzo di 7 anni, essere ancora in funzione nel 2024 e diventare l’unica ancora di salvezza per il Cosmari?”
Il senatore sottolinea come la procedura per l’individuazione di nuovi siti si sia trascinata per anni senza risultati concreti e chiede che si ponga fine a questa situazione. “La destra, che governa tutte le istituzioni e gli organismi pubblici provinciali, deve assumersi le proprie responsabilità. Pensare a una nuova vasca per prorogare la vita dell’impianto di Cingoli sarebbe un colpo irresponsabile alla credibilità della politica e delle istituzioni, che dimostrerebbero così la loro incapacità decisionale, inaffidabilità e mancanza di onestà.”
Morgoni avverte anche che una proroga dell’impianto senza la scelta di una nuova discarica rappresenterebbe una condanna a una sopravvivenza indefinita per molti anni. “Se gli amministratori di Cingoli e delle istituzioni provinciali infliggeranno questa ulteriore umiliazione, sarebbe necessario promuovere una mobilitazione contro i protagonisti di questa truffa ai danni dei cittadini.”
Il messaggio del senatore è chiaro: è ora di agire e di mettere fine a un teatrino che si protrae da troppo tempo, rispettando le scadenze e la dignità dei cittadini coinvolti.