Domenica 13 ottobre è stata inaugurata nella Chiesa di S. Giuseppe Operaio una mostra fotografica dal titolo “60 anni di fede, amicizia, comunità”, che rappresenta un suggestivo e lungo racconto della vita religiosa della parrocchia, attraverso una novantina di foto, in maggioranza in bianco e nero, che hanno sempre avuto il loro fascino delicato, dal 24 ottobre 1964, quando con il decreto firmato da sua eccellenza monsignor Norberto Perini arcivescovo metropolita di Fermo, veniva canonicamente eretta.
La mostra, a cura di Cinzia Mattetti e Pina Coppola con la speciale partecipazione di Giulio Vesprini direttore artistico di Tabula Rasa festival, rappresenta un susseguirsi di immagini festose come nei momenti di fede, in quella della chiesa imbiancata di neve, la stella che brilla nella notte, ma soprattutto gruppi di fedeli e in alcune immagini la partecipazione degli arcivescovi che sono succeduti a mons. Perini che ha concluso il suo lungo mandato arcivescovile nel 1976, e che sono stati Cleto Bellucci, Benito Gennaro Franceschetti, Luigi Conti e l’attuale Rocco Pennacchio.
La mostra è visitabile ogni giorno ed è bello fermarsi dinanzi a quelle immagini che adornano la Chiesa, che appare sempre più luminosa e per l’occasione del sessantesimo anno di vita della parrocchia, il parroco, l’attivissimo don Andrea Verdecchia, oltre all’entusiasmo manifestato alla rassegna fotografica, ha realizzato due segnalibri, in uno l’immagine di San Giuseppe e nell’altro la bella scritta del sessantesimo. Un bel rricordo.
Nella foto, un angolo della chiesa.