È stato davvero interessante conoscere, per lo più da quanti hanno partecipato alla lezione dei Martedì dell’Arte e che ha avuto come relatore il prof. Yuri Alessandro Marano, docente dell’Università di Macerata, le origini del nostro territorio dal momento che l’incontro di ieri pomeriggio, poneva come tema: “Il Museo Archeologico Nazionale di Ancona: una finestra sugli antichi piceni”.
In pratica il racconto del territorio marchigiano dalla preistoria alla storia dei Piceni, che inizia dal X-VIII secolo a.C., attraverso i reperti provenienti da tutta la regione e che il Palazzo Ferretti di Ancona (nella foto) ove ha sede dal 1958 il Museo Archeologico Nazionale espone.
Prima della proiezione dei reperti archeologici, il prof. Marano si è soffermato sulla storia di personaggi di quella antica epoca come Plinio il vecchio, filosofo di storia nazionale, del geografo Strabone, dello storico greco Rufio Festo.
In pratica un insieme di notizie, di percorsi, l’importanza dell’ambra, resina fossile apprezzata da greci e romani, e che credevano avesse dei poteri divini. Poi, da parte del prof. Marano la storia e le immagini di reperti archeologici come le armi rinvenute a Fabriano, località Santa Maria, ancora di armi, la tomba di Pitino e reperti archeologici rinvenuti a San Severino Marche, a Grottazzolina con il suo vaso multiplo. Poi, avanti negli anni, fibule (osso lungo) in bronzo rinvenute a Numana, elmi e armi galliche rinvenute nelle tombe di Montefortino, addirittura una corona d’oro ad Arcevia, una collana e un elmo a Filottrano e altro ancora.
Alla fine una serie di domande da parte dei partecipanti alle quali il relatore ha ovviamente risposto esaurienemente. In pratica un bel pomeriggio che ha avuto luogo nella sala consiliare del comune per via della momentanea indisponibilità del cineteatro Cecchetti e forse nell’animo di alcuni il desiderio di visitare il Museo Archeologico di Ancona. Bella idea.