Daniele Maria Angelini, presidente onorario della Civitanovese, fa il consueto punto settimanale
Domenica è stata una beffa: in 10 minuti è stato ribaltato un risultato. Prendiamo sempre gol decisivi nella parte finale della partita. A cosa attribuisce questa situazione?
“È vero che le squadre avversarie sembrano atleticamente più toniche di noi, questo l’ho rilevato negli ultimi incontri. Appena torno da un viaggio all’estero, parlerò con il medico e il preparatore atletico. Se i giocatori necessitano di una diversa preparazione per essere atleticamente pronti per tutta la partita, dobbiamo provvedere immediatamente. Non possiamo permetterci cali nei minuti finali.”
Domenica ci aspetta un’altra partita importante. Qual è il clima nella società e nella squadra?
“Paradossalmente giochiamo meglio fuori casa che in casa, se penso alle partite disputate a Teramo e Ancona. Sono convinto che la squadra sia pronta per affrontare una partita importante domenica. Mi ha fatto molto piacere sentire le parole positive del presidente Profili, soprattutto verso l’allenatore, che hanno cancellato le dicerie degli ultimi tempi. Dobbiamo tutti capire che non siamo più in Eccellenza: i giocatori non possono più permettersi certe leziosità o distrazioni. Con il Chieti, ad esempio, abbiamo perso palla in maniera banale, subendo due gol che hanno dimostrato la forza dell’avversario. Tuttavia, abbiamo visto il valore di Bevilacqua, un fatto sicuramente positivo. La società è unita e il clima nello spogliatoio è determinato. Dobbiamo crescere atleticamente e mantenere alta l’intensità per tutti i 90 minuti. Inoltre, dobbiamo pensare a qualche innesto per rafforzare centrocampo e difesa. Con cinque cambi a disposizione, è importante utilizzare tutta la rosa, perché abbiamo 16 titolari effettivi.”
Ci sono state le dimissioni del direttore generale Massimo Giulietti. Avranno delle conseguenze?
“Guardi, è stato un errore, una leggerezza, scrivere sul nostro sito che Giulietti ricopriva il ruolo di direttore generale, perché di fatto non l’ha mai svolto. È stato un errore di didascalia. Giulietti aveva un suo ruolo e, se ci ripensa, può essere ancora utile sia per il marketing che per la comunicazione.”
Ci sono state critiche anche nei confronti del direttore sportivo. Cosa ne pensa?
“Mi è dispiaciuto molto per le critiche ricevute dal direttore sportivo Cicchi, soprattutto perché addirittura una delegazione di tifosi è venuta da me per chiederne le dimissioni. Ci sono rimasto male, perché Cecchi è una persona competente e di grande esperienza. Non deve lasciarsi condizionare. Per dirla alla Platini, il DS è più importante dell’allenatore. Dobbiamo permettergli di lavorare con la nostra piena fiducia.”
Allora appuntamento a domenica. Cosa si aspetta dalla squadra?
“Sarà una trasferta difficile, ma d’altronde tutte le partite sono difficili e aperte, come abbiamo visto in questo primo scorcio di campionato. Dobbiamo soffrire e lottare per tutti i 90 minuti, perché abbiamo dimostrato che possiamo tenere testa a qualsiasi squadra.”