La lista civica Recanati Insieme prende posizione contro l’attuale maggioranza e giunta comunale, denunciando alcune situazioni definite “poco trasparenti” e rispondendo alle accuse di fomentare un presunto clima d’odio in città.
In un comunicato, il gruppo consiliare si dice “sorpreso e amareggiato” dall’operato della giunta, criticando duramente episodi recenti legati all’organizzazione dell’evento Gigli d’Oro e contestando le dichiarazioni della maggioranza in merito alla diffusione di ostilità nei confronti dell’assessore Pelati.
Nessun attacco personale, ma opposizione corretta
“Leggiamo di appelli alla democrazia e al clima d’odio che si sarebbe diffuso in città, soprattutto nei confronti dell’assessore Pelati,” scrivono i membri di Recanati Insieme, specificando che “da parte nostra non vi è alcun attacco personale nei confronti di nessuno, ma solo una sana e robusta opposizione nel rispetto delle regole e dell’educazione”.
Il gruppo respinge inoltre ogni responsabilità per le scritte apparse recentemente in città. “Non possiamo farci carico di quelle scritte, che, tra l’altro, non ci sembrano cariche d’odio come proclamato dalla maggioranza. Non insultano, non minacciano, né tantomeno sono intimidatorie o violente. Forse è la stessa maggioranza che auspica e spera in questo clima d’odio?”
Recanati Insieme ribadisce la propria posizione politica: “Non odiamo nessun avversario politico, né l’assessore Pelati né altri membri della giunta. Siamo qui per fare politica e utilizzare gli strumenti democratici a nostra disposizione, sempre nel rispetto delle regole”.
Il caso Gigli d’Oro
Il comunicato si sofferma poi su un episodio che viene definito “grottesco”: l’assegnazione dell’organizzazione dell’evento Gigli d’Oro all’associazione Controvento APS, con un contributo di 1.500 euro. “Dal sito dell’associazione risultano ancora come presidente e vicepresidente Laura Borgognoni e suo figlio Ettore Pelati. Ora apprendiamo che entrambi avrebbero dato le dimissioni a luglio, ma dobbiamo davvero credere che l’assessore e sua madre non abbiano più nulla a che fare con l’associazione che hanno amministrato per anni?”
I dubbi, secondo il gruppo, si moltiplicano dopo la pubblicazione della locandina dell’evento: “Su di essa appare un numero di telefono per info e prenotazioni, e quel numero risulta associato alla madre dell’assessore, che aveva dichiarato di non avere più legami con Controvento APS.”
La lista sottolinea come la situazione si sarebbe potuta evitare con un gesto semplice ma significativo: “Sarebbe bastato che l’assessore non avesse partecipato all’approvazione della delibera. Sono questi strumenti e questi atteggiamenti che aiutano il dialogo e la collaborazione, che noi ancora auspichiamo”.
Attenzione alla trasparenza
Recanati Insieme aggiunge ulteriori dettagli sulla gestione dell’associazione, citando una dichiarazione dell’assessore: “Apprendiamo che l’associazione è stata lasciata in mano a una persona che, in passato, si era fatta sospendere dalla professione di insegnante per dichiarazioni a dir poco fantasiose sui partigiani e sulla Resistenza. Non giudichiamo le scelte personali, ma questa circostanza aggiunge ulteriori perplessità”.
Il comunicato si chiude con una chiara affermazione del ruolo dell’opposizione: “Forse qualcuno, appena eletto, si aspettava di poter agire senza critiche o problemi. Noi vigileremo sempre affinché i processi democratici siano rispettati per il bene di tutti i cittadini di Recanati. Lo faremo senza odio, senza rabbia e senza personalismi, ma con fermezza e trasparenza”.
La lista promette infine che non ci saranno remore nel denunciare ogni situazione poco chiara: “Siamo qui per questo, e non ci tireremo mai indietro”.