Rimettete lo striscione “No a tutte le guerre”, questa è la richiesta dei pacifisti, dell’associazione Saturday for Palestine, di altre associazioni civitanovesi, dei gruppi consiliari e di tanti cittadini- Lo striscione era stato affisso sul balcone di Palazzo Sforza su decisione del Consiglio Comunale, dopo che il sindaco aveva negato la possibilità di esporre la bandiera della pace o la scritta “Cessate il fuoco”. Rappresentava una volontà di pace. Con la scusa delle luminarie, è stato rimosso, eliminando così il messaggio più luminoso e significativo in un periodo come questo, in cui la Palestina, terra di Gesù, è teatro di massacri e di un genocidio che non si arresta.
Era un vero messaggio di Natale, che non interferiva con il clima festoso ma impediva che la città restasse indifferente rispetto a ciò che accade non solo in quella parte del mondo, ma anche in altre regioni come l’Ucraina e la Siria. Insomma, un simbolo di pace è stato tolto, suscitando la reazione non solo dei pacifisti, che continuano instancabili il presidio del sabato per ricordare la tragedia in Palestina, ma anche di molte associazioni e cittadini che non vogliono restare indifferenti e scelgono di testimoniare valori fondamentali, senza voltarsi dall’altra parte per non “disturbare” le feste.
In molti, anche in Consiglio Comunale, hanno chiesto che lo striscione venga rimesso, ma il sindaco continua a ignorare queste richieste, considerandolo un elemento che “disturba” le festività. La rimozione di quello striscione è indicativa di una visione qualunquista del mondo e di un’ipocrisia diffusa: si parla di pace solo quando è opportuno farlo, ma si tace quando si potrebbe sensibilizzare e coinvolgere molte persone.