La sanità pubblica nelle Marche vive un momento di grave crisi, evidenziata durante le recenti festività. “Durante le feste la sanità non esiste. Né per i vivi, né per i morti”, dichiara la Dott.ssa Beatrice Marinelli, dirigente tecnico del Comitato Pro Ospedali Pubblici delle Marche.
Numerosi cittadini hanno segnalato disagi e problemi derivanti dall’assenza di servizi essenziali, in particolare la sospensione del servizio di guardia medica in diverse sedi del territorio regionale. Dal 31 dicembre ad oggi, infatti, il servizio è stato attivo solo in alcune rare strutture, costringendo gli utenti a spostarsi anche di 30-40 km per ricevere assistenza.
In provincia di Macerata, ad esempio, “i cittadini di Montefano sono stati dirottati a Civitanova Marche il 31 dicembre, mentre nei giorni successivi i residenti di Civitanova hanno dovuto recarsi a Recanati”, sottolinea Marinelli. Una situazione simile si è verificata anche in provincia di Fermo, dove i residenti di Pedaso sono stati indirizzati a Petritoli, lasciando vaste aree scoperte e creando disagi a una popolazione complessiva di oltre 100.000 persone.
L’assenza di guardia medica non si limita agli ambulatori: “Non sono state garantite le visite domiciliari, nonostante siano un diritto essenziale, soprattutto per anziani, disabili o famiglie in difficoltà”. Molte segnalazioni sono arrivate proprio da queste categorie fragili, impossibilitate a spostarsi autonomamente.
Ma i problemi non riguardano solo i vivi. “Un cittadino ci ha raccontato che, dopo il decesso di un familiare nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio, non è stato possibile reperire un medico per la constatazione di morte. Il problema è stato risolto solo nel tardo pomeriggio del 1° gennaio, con modalità irrituali e discutibili”, denuncia Marinelli.
Questa situazione evidenzia una sanità pubblica che “sembra davvero defunta e sepolta”. Il Comitato Pro Ospedali Pubblici chiede interventi immediati per garantire servizi adeguati ai cittadini, anche durante le festività.
Drammatico, irrisolvibile?!
Da quando personaggi come Mezzolani, mi pare da Montecalvo in Foglia, assessore alla sanità Marche e dal presidente che ha chiuso gli ospedali dell’entroterra… e da quando a Muraglia è stato detto a Lucarelli di andare altrove… si è mescolato tra la “pentola” in cui si cuoceva il minetrone che oggi bolle nella pancia di tutti noi… fino a quando io non lo so e voi?