“Abbiamo chiesto al governo di sapere perché nell’ultima legge di bilancio non è stato rifinanziato il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che negli otto anni dalla sua istituzione ha consentito di realizzare progetti per oltre mezzo milione di bambini e ragazzi fragili. Uno strumento importante e innovativo che, grazie all’alleanza tra fondazioni di origine bancaria, terzo settore e istituzione, ha garantito di operare nelle periferie urbane più difficili, nelle aree interne spesso povere di risorse educative, con bambini e ragazzi colpiti da situazioni particolarmente tragiche”. Lo dichiara Irene Manzi, responsabile nazionale scuola Pd, annunciando di aver depositato una interrogazione sottoscritta dai colleghi Furfaro, Malavasi, Ciani, Girelli, Stumpo e Sarà Ferrari
“Di fatto si rinuncia all’azione cooperativa dei diversi soggetti – scuola, parrocchie, associazionismo civico, servizi sociali – che si impegnano per offrire ai bambini progetti importanti. Pur non mettendo a rischio i progetti già previsti, si compromettono quelli che andranno realizzati nei prossimi anni: l’emergenza è, infatti, strutturale e richiede interventi in questa direzione. Contro la povertà educativa occorre dare continuità all’erogazione dei fondi.
Chiediamo al governo -che ha bocciato il nostro emendamento alla legge di bilancio che reintegrava le risorse- di ripristinare quanto prima il fondo senza rinnegare un principio fondamentale di giustizia sociale e di cura collettiva”.