Venerdì si è svolta a Macerata, presso l’Arci Jungle Club, un’iniziativa promossa dai Giovani Democratici provinciali per discutere la difficile situazione dei ricercatori e dottorandi in Italia. All’evento, parte della serie regionale “Zaino in spalla”, hanno partecipato esperti come Davide Clementi (segretario nazionale Adi), il senatore Francesco Verducci e il professor Fulvio Esposito.
I temi centrali sono stati i tagli ai finanziamenti universitari, la precarizzazione dei ricercatori e le difficoltà economiche che affliggono chi opera nel settore, spesso costretto a vivere con poco più di mille euro al mese. Clementi ha criticato la riforma del 2022, che avrebbe dovuto garantire stabilità, ma è stata stravolta dal governo Meloni, mentre Esposito ha evidenziato le disuguaglianze che impediscono ai ricercatori meno abbienti di progredire nella carriera.
Al centro delle critiche anche l’arrivo di un’università privata online nelle Marche, sostenuta dal governo regionale, che rischia di penalizzare i quattro storici atenei pubblici del territorio. Irene Pietrella, segretaria dei GD di Macerata, ha denunciato il favore verso i privati a discapito del sistema pubblico, chiedendo maggiori investimenti per le università esistenti.
Secondo i partecipanti, precarizzare la ricerca e favorire il profitto privato mette a rischio il futuro della formazione e dell’innovazione nel Paese.