L’associazione Viviamo Civitanova critica aspramente il piano di demolire il Polisportivo per far spazio a un complesso turistico-commerciale-residenziale, ribattezzato “Dubai Mall”. Il progetto, presentato alla maggioranza da un intermediario per conto di investitori, è giudicato con superficialità dalla presidentessa Manola Gironacci, che denuncia la perdita di un simbolo della storia civitanovese.
«Radere al suolo il Polisportivo significa cancellare una parte della nostra identità marinara», afferma Gironacci, che propone di preservare quel tratto di costa come spazio turistico, proseguendo idealmente il villaggio progettato nella confinante Porto Sant’Elpidio.
Viviamo Civitanova respinge l’idea di una cittadella residenziale e commerciale, evidenziando il consumo eccessivo di suolo: «Ci sono già 500 nuovi progetti edilizi in cantiere, mentre i residenti non aumentano. Serve davvero altro cemento?». Critiche anche alla mancata riqualificazione del Polisportivo, mai finanziata nel bilancio 2025, e alla gestione delle priorità urbane.
Gironacci chiede di ristrutturare l’impianto, sfruttando la sua posizione unica vicino al mare per renderlo un polo turistico. Per lei, Civitanova non necessita di nuovi progetti edilizi, ma di investimenti sul centro storico, con parcheggi, una viabilità migliorata e strutture ricettive. «È indispensabile puntare su ciò che abbiamo, senza snaturare la nostra identità», conclude.
A Dubai, nonostante abbiamo costruito su un terreno vergine, il mall da cui penso i progettisti civitanovesi si sono ispirati non lo hanno costruito davanti al mare offendendo lo skiline del lungo mare, offesa già perpetrata negli anni settanta, oscene urbanizzazione che hanno leso in modo permanente borghi antichi e in questo caso l’opportunità se fosse di riqualificare una zona che rappresenta il biglietto da visita, la prima impressione per chi arriva dalle grandi vie di comunicazione a Civitanova.