La Corte costituzionale – accogliendo il ricorso del Governo – ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcune parti dell’assestamento di bilancio 2010 della Regione Marche, censurati dall’esecutivo nazionale per ravvisate violazioni della competenza legislativa esclusiva dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, per difformità rispetto alla normativa statale sulla disciplina del servizio idrico integrato (definito nell’atto regionale privo di rilevanza economica) e per difformità rispetto alla disciplina statale vigente in materia di servizio di gestione rifiuti.