Prima il blitz di 300 operai Fincantieri nella sede dell’ Assemblea legislativa regionale, e un botta e risposta informale con il presidente della giunta Gian Mario Spacca; poi l’incontro sindacati- capigruppo consiliari, e la presentazione di una mozione bipartisan salva-cantiere che tuttavia non arriva al voto perché il presidente dell’assemblea, Vittoriano Solazzi, è costretto a sciogliere la seduta a causa di intemperanze dei manifestanti. E’ stata rovente l’ennesima protesta delle tute blu del cantiere dorico, contro un piano di rilancio che prevede però anche 180 esuberi. La manifestazione per protestare contro le proposte dell’amministratore delegato Giuseppe Bono: la ripresa produttiva a ottobre, con due nuove navi, ma anche un taglio di personale, e il riassorbimento di 400 dei 580 addetti. “L’azienda – questo in sostanza il ragionamento delle tute blu – dice che per costruire le navi servono circa 1.500 addetti: non può far rimanere fuori 180 dipendenti diretti per poi dare i lavori in appalto”.