Secondo quanto riporta il sito del settimanale Oggi i carabinieri avrebbero trovato un fagotto di abiti, che non si esclude siano militari, con alcune macchie, non lontano dal bosco delle Casermette, il luogo dove è stata uccisa Melania Rea il 18 aprile. Secondo Oggi la scoperta è avvenuta durante un perlustramento dei carabinieri. I militi percorrevano uno dei sentieri all’interno del bosco che dall’abitato di Cornacchiano, frazione di Ripe di Civitella, permette in pochi minuti di arrivare al luogo del delitto. Il ritrovamento è avvenuto circa a metà percorso, nei pressi di un rudere che sarebbe eventualmente servito per cambiarsi d’abito, togliersi di dosso abiti insanguinati e indossarne di puliti. Oggi rivela le indiscrezioni che escono dalla Procura di Teramo e nel descrivere il sentiero seminascosto da sterpi e rovi, spiega che di questo sentiero “si sarebbe potuto servire l’assassino o un suo eventuale complice, per tornare al bosco delle Casermette e infierire sul cadavere di Melania con ferite a forma di svastica e di reticolo, allo scopo di depistare le indagini”. Per questo i pm di Teramo Greta Aloisi e Davide Rosati hanno inviato il fagotto con gli abiti ai Ris, a cui è stato chiesto un responso sulla presenza di tracce genetiche o della vittima, o al suo presunto assassino, il marito Salvatore Parolisi, caporale nel centro addestramento reclute femminili di Ascoli Piceno, in carcere dal 19 luglio scorso.