DOPO LA NEVE A CIVITANOVA ALCUNI PESCHERECCI RIPRENDONO IL MARE. PER IL SETTORE GIA’ MILIONI DI EURO DI DANNI

pescherecci_web-400x300Una decina di pescherecci a Civitanova hanno ripreso la via del mare questa mattina presto, ma la maggior parte delle barche rimangono ferme al porto civitanovese. Dopo lo sciopero dei giorni scorsi la pesca è ancora ferma, la neve fa protrarre lo stop che è già costato milioni di euro di danni al settore. <<Rimaniamo fermi fin quando le strade non saranno ripulite>> dice Francesco Caldaroni, presidente dell’associazione dei pescatori di Civitanova Marinerie d’Italia e d’Europa. Il problema, secondo Caldaroni è che << il pesce non si vende, dunque è inutile andare a pescare. I camion non camminano ed il pesce fresco non si vende>> e sul fronte dello sciopero <<non è cambiato niente – dice Caldaroni – aspettiamo ancora risposte da Roma>>. E nei banconi dei supermercati manca il pesce in questi giorni. Quello che c’è è per lo più d’importazione. Dopo lo sciopero la neve rischia di far incancrenire le piaghe del settore della pesca. Insoddisfatti dagli incontri a Roma ed in regione sono gli armatori che con i loro equipaggi volevano riprendere la via del mare ma non possono farlo a causa della neve. <<Non possiamo ripartire a causa della neve, non si può commercializzare il pesce perché non camminano furgoni, camion, non cammina nessuno – dice Gerardo Mugnano, armatore civitanovese – fin quando le strade non saranno ripulite non torneremo a pescare. Si pescherà quando i pescivendoli torneranno a vendere il pesce>>. Una situazione sempre più insostenibile per i pescatori civitanovesi. <<Il caro gasolio ci ha rovinato quest’anno – continua l’armatore – veniamo da uno sciopero durato 3 settimane e speriamo che si realizzi qualcosa a Roma. Lo sciopero dei pescatori non è stato come quello degli autotrasportatori. I camionisti hanno ottenuto molto di più di quello che volevamo noi e noi non abbiamo ottenuto nemmeno quello che volevamo>>. Nella sostanza, il settore della pesca negli ultimi anni era cresciuto troppo. <<In effetti si sono aumentate le potenze, si era fatta una politica di diminuire i tonnellaggi in Italia, i tonnellaggi sono stati diminuiti però, essendo aumentate le potenze, lo sforzo è aumentato>>. Il settore dunque sarebbe cresciuto troppo, è aumentata l’offerta ma la domanda è rimasta la stessa ed ora tornare indietro non sarà facile.

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