A poche ore dal silenzio elettorale che scatterà alla mezzanotte di oggi (venerdì 18 maggio) la Civitanova chiamata al voto si interroga sul come andrà a finire. I due candidati usciti vincenti al primo turno, Massimo Mobili per il centrodestra e Tommaso Claudio Corvata per il centrosinistra distanziati l’uno dall’altro soltanto da pochissimi voti, sentono addosso la tensione di un risultato per niente scontato. Tensione a volte dai toni anche forti, venuta fuori nel corso dei vari confronti. Tanti gli argomenti trattati e dove non sono mancate risposte non date o date in maniera “riveduta e corretta”. Come nel caso del raddoppio di stipendio da sindaco che l’oggi candidato Mobili pretende di far passare come una cosa automatica e che in realtà avviene solo su richiesta da parte dell’interessato. Una volta andato in pensione, se Mobili non ne avesse fatto richiesta, il raddoppio non sarebbe avvenuto (parliamo del marzo 2011 in piena crisi). Dunque si è trattata di una precisa volontà.
Altro punto dolente per Mobili, il capitolo dell’elenco nominativo delle consulenze e degli incarichi che nel sito del Comune non trova traccia pur trattandosi di cifre considerevoli (650mila euro). Cosa questa che contribuisce e non poco a svuotare di significato la parola trasparenza di cui tanto il candidato Mobili parla.