Grazie al progetto L.I.F.E. (lavoro, integrazione, formazione, economia) è tornato a fiorire sulla colline del Piceno l’anice verde utilizzato per produrre la storica Anisetta Meletti, la cui prima bottiglia risale al 1870. Il progetto, messo a punto dalla coop sociale Ama-Aquilone con il sostegno della Fondazione Prosolidar e della ditta Meletti, è stato presentato ad Ascoli nello storico Caffè Meletti. Il primo raccolto, per cui sono stati impiegati 56 persone vittime di dipendenze in corso di reinserimento lavorativo, è stato già consegnato alla Meletti per la produzione dell’anisetta. “Questo tipo di anice rende l’anisetta più profumata” spiega Silvio Meletti. Secondo il presidente della Fondazione Prosolidar Edgardo Maria Iozia, “il progetto ascolano è importante per dare alle persone una prospettiva di reinserimento lavorativo”. L’antica pianta dell’anice verde è stata recuperata dall’agronoma Valentina Sguigna. All’incontro ha partecipato anche Agostino Megale, segretario nazionale Fisac-Cgil: “non
arrendiamoci, ma recuperiamo anche grazie alla solidarietà le eccellenze del nostro Paese”.