COSTRETTO SOTTO MINACCIA A GUIDARE FINO A PIAN DI PIECA E POI A PESCARA. GIORNI DA INCUBO PER LIVIO DE VIVO

de-vivoCon il passare delle ore vengono fuori sempre più dettagli sulla scomparsa per due giorni di Livio De Vivo che da martedì notte non dava notizie di se fino a stamattina quando è stato raggiunto telefonicamente da Yuri Rosati. Una volta a civitanova, De Vivo si è recato in Commissariato per denunciare quanto gli era accaduto. Mentre tornava a casa è stato affiancato da due uomini, sembra di nazionalità albanese che sotto la minaccia di un coltellino lo hanno costretto ad aprire la portiera della sua auto e una volta dentro lo hanno costretto a mettersi in movimento in direzione di Pian di Pieca dove una volta sul posto, uno dei due malviventi è sceso per consegnare una scatola di scarpe. Da lì poi il viaggio è ripreso fino a Pesacare dove De Vivo è stato tenuto chiuso in un appartamento dopo che gli erano stati tolti i documenti e il cellulare. Attimi di angoscia fino a quando stamattina intorno alle 5 non lo hanno liberato nei pressi di Campofilone dove i due albanesi sono finalmente scesi dall’auto di De Vivo e sono saliti a bordo di un’altra auto con la quale si sono dileguati. Sulla vicenda sono in corso le indagini per vagliare in ogni dettaglio il racconto del civitanovese.

Intanto sono arrivati i primi messaggi di sollievo per il suo ritorno. Il Sindaco Corvata ha dichiarato:“Ho seguito personalmente e con grande apprensione la vicenda della breve scomparsa di Livio De Vivo, e sono molto lieto che sia tornato dalla sua famiglia. Livio riprenditi, come tutti quelli che ti conoscono personalmente anche io ti voglio bene. Ma non farci passare più uno spavento del genere.” Anche Carlo Centioni ha voluto esprimere vicinanza al giovane: “Non sono ancora riuscito a contattare Livio De Vivo, so solo che ha avuto una brutta disavventura. Sono molto lieto che stia bene, nei prossimi
giorni appena le sue condizioni lo consentiranno lo incontrerò di persona.”

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