VANNUCCI: ‘CARISSIMI TUTTI, TEMO OBLIO NON LA MORTE’

massimo-vannucci“Carissimi tutti, credo che ogni persona vada giudicata per le sue azioni, le opere: la vera paura infatti non è la morte, ma l’oblio. Ma sono sicuro che per me non sarà così, e per questo voglio abbracciarvi tutti”. E’ la lettera che Massimo Vannucci, il deputato del Pd morto a 55 anni dopo una lunga malattia, aveva scritto agli amici pochi giorni prima di morire. E’ stata letta a Macerata Feltria (Pesaro Urbino) durante i funerali: una cerimonia in due tempi – il rito civile davanti al teatro, poi le esequie in chiesa – affollata di semplici cittadini, parlamentari, compagni di partito, ma anche ‘avversari’ politici.   Nel suo ricordo, il capogruppo del Pd alla Camera dei deputati Dario Franceschini si è soffermato “‘sull’ironia a cui Massimo faceva ricorso, anche nei momenti difficili”, come la malattia. Giancarlo Giorgetti, presidente della Commissione Bilancio di cui Vannucci faceva parte, ha parlato della
“competenza, dedizione, correttezza, ironia gentile, passione civile per le sue idee e per la sua terra” del parlamentare scomparso. Mentre il vice presidente della Camera Antonio Leone, che ha portato il cordoglio del presidente Fini, ha indicato in Vannucci “un esempio di politico, contro l’anti-politica che
vorrebbe delegittimare il Parlamento, se non addirittura il sistema democratico”. Poi i discorsi del sindaco Luciano Arcangeli e del segretario provinciale del Pd Marco Marchetti, stretti attorno alla sorella di Vannucci, Nadia. Accompagnato dalle note dell’Inno di Mameli e di Bella Ciao, suonate insieme dalle Bande di Urbino e Urbania, il corteo funebre ha raggiunto la Chiesa di San Francesco, in un clima di grande commozione. Tanti i Gonfaloni dei Comuni del Montefeltro: piccoli centri di
montagna, spesso dimenticati, che Vannucci “difendeva con amore e testardaggine”, ha detto Franceschini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *