Dopo l’avvio dell’inchiesta sul biogas nelle Marche, che ha coinvolto 12 persone tra funzionari regionali, imprenditori e professionisti, un’altra serie di esposti – almeno cinque – sono stati presentati alla procura di Ancona per segnalare presunte irregolarità in altri impianti delle Marche. Intanto il tribunale del riesame ha respinto il ricorso presentato dal presidente della Comunità Montana di Camerino, che riguardava le perquisizioni effettuate e l’acquisizione di documenti. Lo stesso presidente e il suo predecessore devono rispondere solo di abuso d’ufficio per l’autorizzazione del parco eolico di Camerino. Più pesanti le accuse nei confronti di altri dieci indagati sui cui grava il sospetto dell’associazione a delinquere. Gli investigatori ritengono che vi sia stata una combine tra i pubblici funzionari, un gruppo d’imprenditori e di professionisti che si sarebbero accordati per spartirsi alcuni dei principali impianti di energia alternativa in regione e incassare i contributi regionali e statali, circa 2 milioni di euro all’anno per 15 anni.