Nell’Assemblea del COSMARI di lunedì 27/05/2013 si è manifestato il Partito delle perplessità e del “ Portiamola alla lunga”.Il Cosmari da anni è sostanzialmente il gestore del sistema dei rifiuti in provincia di Macerata, fatta eccezione per il Comune di Macerata e altri tre comuni che si avvalgono dei servizi della Smea azienda partecipata del Comune di Macerata. La vittoria del Referendum sui servizi pubblici stravinta dai referendari e dai movimenti non solo ha fermato la privatizzazione dell’Acqua ma di tutti i servizi pubblici. La Corte Costituzionale ha confermato il risultato messo in discussione dal governo Monti. La sostanza è che si è fermata la privatizzazione dei servizi e questi possono essere gestiti in House ossia direttamente dagli enti locali, da consorzi pubblici,ecc. L’assemblea generale del Cosmari doveva decidere, alla luce dell’istituzione dell’Ata assemblea d’Ambito che ha il compito dell’indirizzo politico e di governo del l’intero sistema dei rifiuti di proporsi, alla nuova istituzione come soggetto capace per strutture industriali servizi sul territorio patrimonio, come gestore in House di tutto il sistema dei rifiuti a livello provinciale. Ebbene la maggioranza dell’assemblea del Cosmari davanti a questa decisione non solo non è stata capace di prendere questa importante scelta ma ha di fatto ha rinviato ancora una volta quello che dovrebbe essere un naturale sbocco decisionale. Il rinvio di trenta giorni della decisione chiesto dal Sindaco di Urbisaglia (Sindaco del PD) avrebbe lo scopo di concedere un ulteriore periodo di tempo alla trattativa per l’acquisizione da parte del Cosmari della Smea. I motivi per cui la maggioranza dell’assemblea del Cosmari non è andata in questa direzione è perché si vuole, anche a dispetto dei pareri legali, che il Cosmari non solo acquisti la Smea cosa non necessaria sul piano impiantistico ma che addirittura inglobi nel suo personale apicale posizioni dirigenziali costosissime e di fatto doppioni di quello esistente in Cosmari. Alla faccia dello Spending Rewiev!! Tutto questo non ha niente a che fare con l’urgenza che il Cosmari si doti di un Piano Industriale con la necessità di accelerare i tempi della chiusura dell’inceneritore, con la maggiore sicurezza all’interno degli impianti,ecc. ma invece a molto a che fare con la vecchia politica degli accordicchi e delle convenienze di parte.
A tutto questo SEL Civitanova dice NO!
In questo quadro appare incomprensibile il fatto che il Presidente dell’ATA Antonio Pettinari non abbia ancora convocato l’assemblea di questo organismo per assumere chiare determinazioni utili a mettere al sicuro la gestione in House al Cosmari del servizio dei rifiuti.
Non è politicamente irrilevante spostare di volta in volta la decisione di affidare al Cosmari la gestione in House perché la porta aperta alla gestione in House dei servizi pubblici (rifiuti compresi) e molto stretta e si potrebbe richiudere per provvedimenti legislativi che non sono poi così remoti considerate le reiterate sollecitazione della U.E. e di un quadro governativo contradditorio.