Lo aveva detto a suo tempo che quella multa sulla sede provvisoria della Caritas annunciata da Brini e promessa dall’architetto Roberto Giannoni, era “un’opera di sciacallaggio da parte di chi voleva infangare una cosa importante come la mensa solo perché si stava entrando in campagna elettorale”. Oggi, con documenti alla mano, lo conferma e lo fa dopo le rinnovate accuse di Brini e Marinelli in consiglio provinciale. Giulio Silenzi, già Presidente della Provincia di Macerata, ripercorre la vicenda fino ad arrivare all’ultimo atto. Quello con cui lo stesso dirigente Giannoni, “solo dopo le elezioni provinciali” ha dichiarato “l’annullamento del procedimento perchè le opere erano provvisorie e propedeutiche ai lavori di manutenzione ordinaria”. Annullamento giunto dopo le precisazione della dirigente provinciale Stefania Tibaldi “le stesse da me apportate il giorno dopo l’ufficializzazione della violazione”. Si contestò l’apertura di alcune porte esterne ed una interna, l’apposizione del cartello edilizio, l’avvio dei lavori prima dei 30 giorni. “Giannoni – spiega Silenzi – dichiarò pubblicamente sulla stampa l’accertamento della violazione. Ma altrettanto pubblicamente avrebbe dovuto far sapere che non è stata commessa nessuna irregolarità. Non è successo perché in questo caso il dirigente, invece di essere una garanzia, è un esecutore della volontà politica. Mi permetto di dire al dirigente Giannoni che in futuro deve usare più prudenza, proprio lui che ha una sentenza della Corte dei Conti come è possibile rilevarla dal sito della stessa Corte dei Conti e che dovrebbe, per il ruolo che svolge, essere un garante super partes”. Ma non è tutto. “In attesa di vedere cosa farà l’amministrazione anche io mi riservo di valutare eventuali azioni”. Silenzi non risparmia né Brini, né Marinelli “dai quali – ha detto – mi aspetto delle scuse” e conferma, come “le contestazioni sollevate sono state architettate solo per colpire me, per impedire l’apertura della Caritas prima delle elezioni e per il fatto che in poco tempo ho risolto, seppur provvisoriamente, la situazione a differenza di un Comune che in 8 anni non è riuscita a dare un pasto caldo a chi ne aveva bisogno. Singolare un fatto – conclude Silenzi – Se il sopralluogo e i verbali dei due tecnici comunali sono stati emessi il 30 marzo, come hanno fatto Giannoni e il Sindaco Mobili a rilasciare dichiarazioni sulla stampa due giorni prima?”. Archiviata la querelle, via libera, entro dicembre, alla mensa per la Caritas, “magari – aggiunge il consigliere Postacchini – con i pasti che il Comune ha promesso”.
Dal Corriere Adriatico