Sergio Ciccoli, classe 73. Professione, maestro di Kung – Fu. Ma la grande passione è rivolta alla musica; e più precisamente al genere metal. Se questo nome forse può dirvi poco, sicuramente avrete avuto modo di sentire parlare degli Scala Mercalli. Storica band metal civitanovese, sempre in prima linea e impegnata nel sociale.
Ciccoli è uno dei fondatori storici del gruppo, nato nel lontano 1992 e affermatosi sul territorio contro ogni pregiudizio. Noi di Civitanovalive lo abbiamo incontrato.
Salve Sergio, dal 1992 ne avete fatta di strada.
Salve a voi e grazie per l’interessamento. In effetti la strada è stata lunga e faticosa, ma abbiamo raggiunto dei traguardi importanti. Abbiamo attivato delle importanti collaborazioni e abbiamo portato il noto Pino Scotto qui a Civitanova qualche tempo fa.
Dalla fondazione del gruppo, quanti dischi avete prodotto e con quali difficoltà?
Abbiamo prodotto due dischi e abbiamo in cantiere un terzo, da realizzare entro il prossimo anno. Le difficoltà sono tutt’ora moltissime; sia per ragioni economiche che culturali.
Ci descrivi meglio i pregiudizi che gravitano intorno al vostro genere e come riuscite a combatterli?
Il mondo del metal, ahimè è tutt’oggi oggetto di critiche e false dicerie. Spesso il nostro look aggressivo viene confuso come istigatore della violenza e la droga, altra diceria abbinata al nostro modo di essere, non fa parte del nostro mondo in maniera indiscriminata.
Cosa vorresti dire?
Semplicemente che la droga è molto più diffusa negli ambienti delle discoteche oramai, ed etichettare il nostro ambiente come portatore di violenza e distruzione è un comportamento inaccettabile.
Il mondo metal ha un seguito importante in Italia, ma si ha la sensazione che non riesca a sfondare definitivamente. Per quale motivo?
Il problema principale riguarda il controllo del mercato musicale italiano, legato a certi personaggi della musica leggera che monopolizzano il businnes. L’ignoranza musicale di molti fa comodo e non permette il pieno affermarsi del genere.
Ma c’è da sottolineare come chi ascolta o produce genere metal,ha una grande cultura musicale. Me lo puoi confermare?
Certamente. Il cosiddetto ” metallaro ” ha una cultura musicale ampia; si intende di musica in senso lato e rispetta le opinioni altrui. Ma non accetta l’etichettamento societario e la massificazione.
Avete dato vita il 2 luglio scorso al progetto Hard “N’ Heavy Fest. Puoi descrivercelo?
Un progetto ambizioso, molto promettente. 13 band civitanovesi si sono riunite per ricordare con un tributo a Ronnie James Dio, la sua battaglia per sconfiggere il cancro e raccogliere fondi da destinare ai bambini africani. Il nostro progetto, riproposto a livello locale, avrà l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare ad un ospedale pediatrico della Regione. Ma ancora non possiamo dire quale.
Per concludere Sergio, quali sono le vostre prossime date?
Siamo presenti il 29 ottobre al To be Or di Civitanova Marche; mentre a novembre avremo due date fuori città. Il 6 a Pescara e il 27 ad Ascoli. Le nostre due serate di prove settimanali, messe a frutto al cospetto del pubblico. Sperando di ricevere lo stesso affetto avuto fin’ora.
Grazie Sergio, in bocca al lupo allora per il vostro proseguio.
Grazie a voi, vi aspetto ai concerti.
Scala Mercalli. Campioni nella musica,campioni nella solidarietà.